
Belluno, 28 aprile 2016 – Sarà esaminato oggi alle 16.30 in Aula Magna all’Istituto Catullo di Belluno il bilancio consuntivo 2015 di Bim Belluno Infrastrutture. A presentare i positivi risultati dell’esercizio appena concluso l’Amministratore Unico della società, Bruno Zanolla, coadiuvato dal collegio sindacale della società.
Costi, ricavi ed utile. L’esercizio 2015 si è chiuso con ricavi netti di circa 10 milioni di euro, in linea con il risultato del 2015. Il valore della produzione, complessivamente di 12,7 milioni di euro, è ripartito in 7,9 milioni derivanti dal ramo gas e 4,3 milioni dal ramo idroelettrico (la restante parte deriva da attività residuali). I costi della produzione si attestano nel 2015 a 11 milioni di euro. Positivo anche il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi maturati, che ammonta a 1,6 milioni di euro. La Distribuzione gas conferma una buona redditività. Il settore idroelettrico evidenzia un margine operativo netto contenuto ma ancora positivo, a fronte di una notevole riduzione Gwh prodotti. La gestione del teleriscaldamento risulta in pareggio. Gli altri settori evidenziano un margine positivo (gestione degli immobili e altri servizi alle correlate e al Consorzio Bim). “L’utile generato – spiega Buono Zanolla – detratte le imposte molto elevate gravanti sul settore energetico, è complessivamente di 599 mila euro (ante imposte 1,3 milioni di euro). Un valore significativo, che accresce il valore patrimoniale della società’.
Patrimonio. Valore che conferma la solidità della società, oggi è di 33,4 milioni di euro rispetto ai 32,8 milioni di fine 2014.
Investimenti programmati e opere realizzate. Ammontano complessivamente a 3,4 milioni di euro e riguardano allacciamenti d’utenza alle reti del gas e del teleriscaldamento e opere nel settore idroelettrico.
Nel corso del 2016, inoltre, la centrale a biomasse di Santo Stefano di Cadore è stata dotata di un filtro fumi. L’intervento, costato complessivamente a 65 mila euro, è stato realizzato per ridurre ulteriormente i valori delle emissioni in uscita, peraltro già pienamente al di sotto dei limiti di legge anche prima dell’intervento.
Debiti e banche. Il debito complessivo della società ammonta oggi a 27 milioni di euro, di cui 22 verso banche. “Nel corso del 2015 – spiega Zanolla – sono state attivate nuove linee di credito a medio-lungo termine: grazie a queste è stato possibile dimezzare il debito verso fornitori (passato da 7,2 milioni a 3,8 attuali) e creare la base per realizzare gli investimenti programmati per il 2016. Un segnale indubbiamente positivo – commenta Zanolla – che conferma la rinnovata fiducia del sistema bancario verso la società dei comuni bellunesi, strategica per lo sviluppo infrastrutturale del territorio”.
Crediti. Significativo, nella voce crediti, il rientro dell’esposizione nei confronti della correlata Bim Gsp per lavori eseguiti congiuntamente, ad oggi praticamente azzerato. Il drastico calo, inoltre, è correlato alla regolazione debito/credito verso i comuni per i quali la società svolge prestazioni nel settore idroelettrico.
Produzione di energia rinnovabile. La società è fortemente impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Ad oggi, infatti, gestisce per conto dei Comuni 31 impianti idroelettrici di cui 20 sono su acquedotto e 11 su corso d’acqua. «Grazie agli impianti attivi – ha spiegato Zanolla – ed all’attività svolta dalla controllata Energie Comuni, abbiamo prodotto 28,0 GWh di energia elettrica totalmente verde e portando introiti ai Comuni, proprietari degli impianti, pari a 2,5 milioni di euro. La produzione ‘green’ ha permesso di evitare emissioni di anidride carbonica pari a 13.300 tonnellate. A Santo Stefano di Cadore, dove è attiva da oltre 8 anni la rete di teleriscaldamento a biomassa legnosa, sono stati prodotti 3,5 milioni di kWh di energia termica interamente rinnovabile, corrispondenti a 283 tonnellate equivalenti di petrolio”.
Gara gas. Il termine per la pubblicazione del bando di gara è l’11 luglio 2016. La società, come disposto dalle normative vigenti, ha fornito nei termini tutti i dati necessari per la predisposizione degli atti di gara, sottoscrivendo, inoltre, con il Comune di Belluno il documento di concordamento del VIR (Valore Industriale di Rimborso) dell’impianto di distribuzione del gas naturale. La società si è peraltro riservata il diritto di procedere ad una rivalutazione del VIR in ossequio all’esito del ricorso pendente avanti il T.A.R. Lazio e promosso da BIM Belluno Infrastrutture assieme ad altri operatori del settore.