Più di 400 persone hanno riempito di entusiasmo, colori e suoni il Palaskating di Sedico, dove è stato presentato il libro per l’infanzia “Storie fra le nuvole”. La pubblicazione, nata nel segno dell’ASSI Onlus (Associazione Sociale Sportiva Invalidi), è opera di Francesca Mussoi e Rocco Battaglia, mentre le illustrazioni sono a cura di Alessia Da Roit. A rendere speciale l’appuntamento di sabato scorso hanno contribuito anche le classi quarte della scuola primaria di Sedico, oltre alla terza a indirizzo musicale della scuola media, con i cori “Musicuccioli” di Roe e di Bribano.
«Sogna come farebbe un bambino». Il messaggio di Francesca Mussoi racchiude tutte le emozioni provate in un pomeriggio di marzo, in cui bambini e adulti, con storie diverse, hanno potuto volare insieme sulle ali della fantasia, grazie alle favole del libro: grazie a racconti che parlano di amicizia, integrazione e superamento di ogni difficoltà. È un testo che invita a oltrepassare gli ostacoli, a guardare sempre in alto e scorgere la propria “stellina” (protagonista di un racconto tutto da leggere), alla quale affidare i sogni.
“Storie fra le nuvole” è un libro di fantasia che va a integrarsi con un progetto nato nel 2008, su idea di due insegnanti (i già citati Rocco e Francesca). Tutto nasce dalla volontà di pubblicare una serie di storie inventate dai bambini, all’interno di un percorso di psicomotricità realizzato da Francesca Mussoi: la prima tappa letteraria si intitola “Le avventure del gallo e degli amici del bosco” e parla della terra; la seconda “Gelsomina e gli amici del mare”, relativa all’acqua. E, infine, “Storie fra le nuvole”, legato all’aria.
Proprio Francesca Mussoi ha ancora negli occhi e nel cuore la giornata del Palaskating: «Siamo riusciti a integrare scuole e realtà diverse. Non c’era differenza tra grandi e piccoli, persone in sedia a rotelle o in piedi. Tutto si è svolto in un’atmosfera di serenità. E nel solco dell’integrazione». Da queste pagine si può trarre un insegnamento: «Se insegui un sogno, lo puoi realizzare».
All’interno del testo, c’è anche un racconto inventato dai bambini della scuola dell’infanzia “Agazzi” di Gorizia, mentre due storie sono frutto dell’ingegno della primaria di Sedico (frequentata dalla figlia dell’autrice) e le altre nascono laboratori di psicomotricità: «In conclusione – spiegano i due autori – il progetto ha voluto mettere in relazione realtà scolastiche differenti e realtà territoriali culturalmente opposte. Tutto ciò con la consapevolezza di proseguire in un lavoro che vede i bambini sempre più entusiasti e desiderosi di giocare con la fantasia, dando inconsapevolmente a noi adulti la possibilità di vedere il mondo con occhi diversi»