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sabato, Ottobre 5, 2024
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Distribuzione commerciale: la ricetta di Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio Belluno

Paolo Doglioni
Paolo Doglioni

Sulla valorizzazione degli ambiti urbani e qualificazione dei negozi di vicinato, interviene Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio Belluno, che così commenta le dichiarazioni del sindaco di Belluno Jacopo Massaro in tema di distribuzione commerciale.
“Il sindaco Massaro dimostra coerenza con quanto finora affermato ed anche compiuto in tema di valorizzazione degli ambiti urbani e qualificazione del sistema commerciale di vicinato anche in termini di servizio – afferma Doglioni – la questione è però delicata e articolata e non può trovare una soluzione univoca, ma è necessario considerare la natura e le problematiche di ciascuna delle zone del territorio.
All’interno dei paesi e delle frazioni, ad esempio – prosegue Doglioni – , vanno incentivati esercizi di vicinato dove, oltre ai generi alimentari, i residenti possano trovare i principali prodotti indispensabili a garantire la permanenza di chi vi abita.
Nella città, invece, bisogna ragionare delle differenti vocazioni di aree come via Mezzaterra – dove va sostenuta l’apertura di commercio di qualità e piccolo artigianato di servizio, trovando i giusti accordi con i proprietari degli immobili per la definizione di canoni adeguati a favorirne il riuso- mentre nelle zone limitrofe alla piazza centrale (via Psaro, area ex Ospedale) devono essere creati i presupposti per l’insediamento di attività attrattive per la clientela e capaci di generare un indotto positivo anche per gli esercizi già operanti. In questo modo si creerà inoltre il presupposto per stimolare il ritorno all’utilizzo del patrimonio immobiliare esistente per nuovi residenti, tema che costituisce attualmente un problema rilevante.
Diverso il discorso delle cosiddette “strade commerciali”, come via Vittorio Veneto, dove possono trovare collocazione attività con necessità di maggior spazi di servizio, pianificando adeguatamente le infrastrutture viabilistiche di supporto e di penetrazione alla città.
È peraltro evidente che deve essere per contro disincentivato l’insediamento di nuove strutture commerciali medio- grandi nelle zone periferiche, specie se ciò avviene a scapito delle residue aree verdi ed agricole ovvero costituiscano un’ulteriore elemento di sofferenza rispetto alla rete commerciale di prossimità esistente.”
“Quanto agli strumenti per attuare quanto affermato in via di principio, Confcommercio è pronta a collaborare con tutte le competenze di cui dispone” conclude Doglioni.

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