Su 8200 centri di revisione attivi in Italia sono state oltre 1600 le adesioni, molte anche dal Bellunese, ottenute in pochi giorni dalla petizione lanciata dalla CNA per sensibilizzare le Istituzioni sui problemi gravissimi della categoria e per ricordare che una revisione a norma di legge salvaguarda prima di tutto gli automobilisti.
La petizione rileva che nel 2015 in Italia sono state effettuate 15 milioni di revisioni dalle officine autorizzate per garantire la sicurezza dei veicoli e degli occupanti. “Fare una revisione a norma – si legge nella petizione – significa rispettare gli standard qualitativi del processo di revisione; garantire operatori qualificati e costantemente aggiornati; garantire locali, attrezzature e tecnologie aggiornati e conformi”.
“Eppure – rileva Gianni Pastella presidente degli autoriparatori APPIA CNA facendo propria la posizione della CNA nazionale – a fronte degli ingenti investimenti che le officine hanno dovuto sostenere negli ultimi anni, in particolare per adeguare le attrezzature al nuovo sistema informatico, le tariffe sono bloccate da oltre dieci anni e la crescente concorrenza sleale da parte di soggetti irregolari mette a rischio la sopravvivenza delle nostre imprese. Chiediamo con urgenza, quindi, un immediato adeguamento della tariffa di revisione, che tenga conto anche dei significativi investimenti realizzati, e un sistema di controllo efficiente ed efficace su tutti gli operatori del settore”.
“La petizione, tuttora in corso, è solo il primo passo – conclude Pastella – sulla strada del riconoscimento delle nostre giuste aspettative. Al più presto la porteremo all’attenzione del ministero delle Infrastrutture, competente sulla materia, per avviare un confronto sulla necessità di riconoscere un equa remunerazione ai Centri di revisione e per rendere più stringente il sistema dei controlli.”