“Sono inorridita da quello che succede nella zona del prosecco e terrorizzata che ciò accadrà anche qui da noi un giorno”. “Ma allora sono veramente molto gravi i danni da pesticidi legati alla viticoltura…”.”Non voglio che il futuro dei miei figli sia minacciato dai pesticidi del prosecco”.
Queste sono solo alcune delle tante frasi, delle tante preoccupazione che in questi giorni ci sono state recapitate via mail da tanti bellunesi che hanno visto la puntata di Presa Diretta, la trasmissione di Rai 3 che ha dedicato un servizio alla “fabbrica del vino” e al prosecco.
Qualche giorno fa anche la 7 aveva trasmesso un servizio dal titolo più che mai esplicito “Terre avvelenate per i vitigni del prosecco”.
Servizi molto chiari, espliciti che fanno conoscere dati, situazioni, storie di vita noti da tempo, ben illustrati da volantini, serate informative, conferenze. Ma questa volta a parlarne non è un medico, un pediatra o chi vive quelle situazioni sulla propria pelle, questa volta a raccontare tutto ciò è la televisione. E quindi tutto diventa drammaticamente più vero.
Fa comunque impressione sentire madri che per tutelare la salute dei propri figli sono costrette a trasferirsi altrove, o che è vietato il passaggio (da aprile ad agosto) lungo sentieri che passano attraversi i vigneti (causa trattamenti in atto). Inquietante vedere scuole chiuse e bambini barricati in casa (magari con particolari sistemi di filtraggio dell’aria) per evitare esposizioni a pesticidi. Pesticidi spesso autorizzati in deroga anche se hanno effetti cronici sulla salute umana o vengono considerati “possibili cancerogeni” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Certo la risonanza mediatica di questi servizi è stata notevole, ma la preoccupazione di molti bellunesi verso l’invasione dei vigneti di prosecco (la colonizzazione tossica come qualcuno la chiama) è già molto alta, basti pensare che son circa SEIMILA coloro che hanno firmato la petizione che chiede tra l’altro regole più chiare e restrittive nell’uso dei pesticidi (soprattutto in viticoltura e melicoltura) per evitare che questi avvelenino scuole, asili, campi, giardini, terreni biologici, case.
Purtroppo dinnanzi a questa forte preoccupazione di coltivatori e cittadini bellunesi la politica balbetta e raramente abbiamo assistito a prese di posizioni forti, chiare e nette. Certo di sono Sindaci e Assessori (per lo più donne) che hanno firmato la petizione o che si stanno muovendo per concretizzarla, ma la maggioranza degli amministratori locali fa “orecchie da mercante” anche se sono proprio i Sindaci i massimi responsabili della salute dei cittadini. (questo è una dato da non sottovalutare dato che sono molti i dati scientifici che certificano la pericolosità, soprattutto per i bambini, di molti prodotti usati).
Ovviamente l’impegno del Gruppo Coltivare Condividendo, nell’ambito della campagna “liberi dai veleni” (che vede impegnate molte associazioni e realtà bellunesi), continua e si concretizza sempre più. Molte le iniziative di informazione e sensibilizzazione che porteranno medici, esperti, pediatri in vari comuni della provincia. Continueremo a chiedere a tutti i cittadini di mobilitarsi e agli amministratori di promuovere azioni concrete
Ci stiamo inoltre impegnando a costruire una serie di progetti per promuovere e far conoscere le nostre eccellenze tipiche e locali. Un lavoro che è anche sperimentazione e miglioramento genetico per rendere i nostri fagioli, mais, cereali più sani e produttivi.
Un lavoro fatto in collaborare con importanti realtà italiane e straniere, che sta coinvolgendo molti coltivatori e appassionati bellunesi e non.
Sono proprio le nostre tipicità che possono garantire un futuro prospero, diffuso e sano a questa nostra terra e non certo il tanto decantato “prosecco” che porta soldi e onori alle cantine trevigiane e lascia a noi pesticidi e pesanti alterazioni di paesaggio e territorio
Il futuro di questa nostra terra sta nelle nostre mani, nelle nostre scelte, nelle nostre azioni e collaborazioni.. nel non subire passivamente imposizioni calate dall’altro utili sono agli interessi di pochi a scapito della salute di tutti.. in primis della nostra
Gruppo Coltivare Condividendo
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