Sarà presentato il 20 febbraio a San Pietro di Cadore il nuovo libro di Giovanni De Donà e Walter Musizza dedicato alle operazioni militari e alle sofferenze civili tra Forcella Zovo Monte Schiaron e Monte Curiè.
Qualcuno, non senza ragione, sostiene che la Grande Guerra in Comelico, in particolare tra S. Stefano e Sappada, non ha sui libri di storia e nell’immaginario collettivo lo spazio e la risonanza che pur le competono rispetto ad altri teatri di lotta più vicini, come le Tofane, il Monte Piana o le Tre Cime di Lavaredo. Forse perché qui le operazioni consistettero in uno stillicidio di attacchi e contrattacchi di piccoli nuclei, possibili solo dopo la paziente occupazione di posizioni chiave, o forse perché il teatro d’operazioni non fu mai considerato strategico per uno sfondamento delle difese austriache attorno al Passo di Monte Croce Comelico, fatto sta che poco si sa di fatti e misfatti del conflitto a S. Pietro di Cadore e nelle sue frazioni, in cui un ruolo predominante spettò, oltre che alla Guardia di Finanza, alla stessa popolazione civile.
Il libro sarà presentato il prossimo 20 febbraio, alle ore 16, presso Palazzo Poli De Pol a S. Pietro di Cadore, con l’intervento, oltre che degli autori, del giornalista Bepi Casagrande in qualità di moderatore, del Coro Comelico, del Presidente del Comitato “Ta Pum – il Cammino della memoria” Walter Pilo, che sta lavorando per far riconoscere l’iniziativa dal Consiglio d’Europa e del Maggiore Leonardo Landi, Comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Cortina d’Ampezzo, curatore scientifico e membro del comitato organizzatore della recente mostra “La Guardia di Finanza nella Grande Guerra 1915-18 – Il lungo cammino verso Vittorio Veneto” tenutasi a Palazzo Ducale a Venezia la scorsa estate.