325 milioni di euro. È questo l’ammontare dell’esposizione potenziale alla quale potrebbe andare incontro la Regione per l’affaire legato a Sifa, la società consortile incaricata undici anni fa di realizzare e far funzionare l’impianto di Fusina, in provincia di Venezia.
L’accusa di Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale:
“Parliamo di un buco di 325 milioni. Anzi, di ‘altri’ 325 milioni. Zero controllo sui derivati (scoperti da noi con un buco da circa 60mil), zero controllo sulla Pedemontana e ora anche su questo. Così abbiamo buchi per decine di milioni di euro e possibili danni per centinaia e nel frattempo tagliano su tutto.
Zaia e la maggioranza dove erano in questi anni? Oltre che fare gli struzzi e non vedere la cosa che hanno fatto? Il loro castello di carte sta crollando, la verità viene a galla e questo è solo l’inizio: siamo già al lavoro per fare un esposto alla Corte dei Conti su questa grave vicenda e come sempre divulgheremo pubblicamente tutte le informazioni.
Grazie all’informazione, al nostro impegno politico e all’eccezionale lavoro della Corte dei Conti stanno finalmente emergendo delle verità che tutti devono sapere sui Project Financing veneti, che noi definiamo come il volto nuovo degli sprechi e della corruzione nella nostra regione.
Abbiamo appena rivelato che la Pedemontana veneta costerà ben più degli 800 milioni detti dalla Lega. La Corte parla di 3 miliardi di euro, molti dei quali graveranno sul pubblico. I soldi nella nostra regione ci sarebbero, ma il governo veneto non è in grado di controllare cosa succede! Il sistema dei Project che doveva essere smantellato sta invece facendo a pezzi il nostro territorio e le nostre risorse economiche.
Un segnale della continuità di questa giunta con la gestione Galan. E’ la scena di sempre: ancora Mantovani, Chisso, Minutillo, Galan, project financing. La banda Galan colpisce ancora, la Lega non si accorge di nulla come al solito e chi paga siamo sempre noi cittadini.
I project sono un mostro mangia soldi. Per questo diciamo no al project per la Pedemontana e no al project per Ospedale di Padova.”