Il gruppo consigliare in Movimento del Comune di Belluno sottolinea la preoccupazione relativa alla nomina della direzione strategica della sanità provinciale.
Abbiamo sempre considerato l’unificazione della sanità provinciale come obbiettivo principale della nostra politica sanitaria – sottolinea in una nota il Movimento – ma abbiamo sempre sottolineato anche il ruolo HUB, per motivi logistici e per motivi amministrativi, che deve avere l’ospedale di Belluno rispetto agli altri ospedali della provincia e soprattutto la complessità, dal punto di vista sociale, che il territorio della ULSS 1 di Belluno (il più grande in estensione) esprime. La precedente direzione strategica ha cercato di perseguire questi obbiettivi implementando l’interazione fra sanità del territorio e strutture ospedaliere, riqualificando l’ospedale di Belluno come riferimento per tutta la provincia.
Oggi corrono voci circa l’acquisizione pressoché in toto della direzione strategica della ULSS di Feltre che governerà la sanità provinciale (ricordiamo che la ULSS di Feltre rappresenta circa ¼ della popolazione della provincia).
Viste queste premesse chiediamo quindi garanzia che questa nuova direzione continui il percorso portato avanti dalla precedente che credeva in una sanità provinciale conservando il ruolo di riferimento per tutta la provincia dell’Ospedale di Belluno. Dichiariamo invece la nostra contrarietà se continueremo nei prossimi tre anni ad osservare la competizione fra le diverse strutture ospedaliere come da un po’ di anni sembra percepirsi. In questo senso, non possiamo non vedere nella corsa alla nomina di direttori di struttura complessa che c’è stata nella ULSS di Feltre (tutti doppioni della ULSS di Belluno) prima del cambio di Direzione una lontananza sostanziale dal modello di integrazione della sanità provinciale e di risparmio che vorremmo avere nel nostro territorio.
Il gruppo consigliare di In Movimento auspica che la nuova direzione strategica prosegua in quel percorso faticoso di unificazione della sanità della provincia, intrapreso da tempo da parte della ULSS 1, dimenticando i campanilismi che fino ad ora hanno avvelenato gli animi e disorientato i cittadini ma avendo sempre ben presente la logistica del nostro territorio provinciale e le necessità della sua popolazione considerando che una sanità di qualità e sicura non può prescindere dalla sicurezza dettata anche dal numero di prestazioni, dall’etica nell’uso delle risorse ed al benessere, non divisibile, di tutti i nostri cittadini, da Lamon al Comelico.
