La miseria dei piccoli esercenti che non ce la fanno a tirare avanti nonostante il ruolo anche sociale che hanno per il territorio, soprattutto per le categorie più deboli. E’ la fotografia che scatta Federconsumo, il settore di Confcooperative Veneto che segue il comparto del consumo e che da tempo sostiene a gran voce le ragioni dei piccoli negozi di vicinato, siano essi a gestione familiare o Cooperativa. E’ un’istantanea quella che scatta Federconsumo anzi due che mette appaiate, legate alla cronaca recente. Due fotografie scattate nel veronese e a Conegliano nel trevigiano.
La prima riprende la vincita di 5 milioni di euro alla lotteria italia del giorno dell’Epifania, avvenuta in una piccola tabaccheria di paese dove è stato venduto il biglietto vincente.
“Le immagini che hanno riportato i media nazionali e locali – commenta Marcello Criveller, presidente veneto di Federconsumo – facevano quasi tenerezza e hanno rappresentato in tutta la loro concretezza l’esempio di attività che sono presidio del territorio, servizio sociale, luogo di socializzazione. E’ il perfetto esempio di come un nucleo familiare che si dedica quasi eroicamente alla gestione del negozio assicura il sostentamento per sé ma anche un impagabile servizio al territorio , visto che in questi negozi c’è tutto l’essenziale, resistendo a tutto ed a tutti. Negozi e piccoli esercenti che però di contro sono abbandonato a loro stessi. E che per un caso fortuito questa volta nel veronese sono stati baciati dalla fortuna.”
Criveller batte sempre sulla stesso tasto, quello del servizio sociale che nei fatti queste realtà assicurano al territorio,soprattutto in zone disagiate e di periferia come quelle pedemontane e montane, a beneficio della fascia di popolazione più debole, in particolare anziana. Altro valore riportato dal presidente di Federconsumo è quello poi del rapporto umano, del consiglio, della fiducia che il negoziante o la piccola cooperativa di consumo sanno infondere nella clientela.
La seconda fotografia scattata da Federconsumo è quella nel coneglianese dove un noto supermercato ha chiuso le serrande, perché non competitivo per l’azionariato.
“Anche in questo caso – commenta Criveller – I giornali hanno riportato il disappunto della gente del posto che si vede privata di un servizio, mancanza che comporterà gravi disagi nei quartieri rimasti ora sprovvisti di un aiuto così prezioso.
Di qui una riflessione spontanea. “Se in quel luogo ci fosse stato il classico “casoin” – si domanda Federconsumo veneto – forse il servizio sarebbe continuato, e gli anziani e la fascia debole della società avrebbe visto mantenuto un servizio così essenziale. Chi pensa a queste persone ?”
Di qui il desiderio e la volontà di Federconsumo di portare avanti a spron battuto la propria battaglia , che “spero – termina il presidente Criveller – anche altre organizzazioni di rappresentanza del commercio possano sposare le quali invece per ora paiono rimanere in silenzio.”