“Oggi i bravi Finanzieri di Padova hanno beccato l’ennesimo ‘profugo’ con permesso di soggiorno per motivi umanitari intento a delinquere avendo con sé più di mezzo chilo di marijuana, ultimo di una ormai vistosa serie di episodi di criminalità che hanno visti coinvolti immigrati ‘con’ o ‘senza’ permesso. Purtroppo la distinzione non ha più nemmeno gran senso. Ha senso preoccuparsi e denunciare una situazione alla deriva, aggravata dal fatto che nel solo Veneto sono arrivati almeno 11 mila fantasmi senza faccia, senza identità, che nessuno sa dove siano e cosa facciano. Ne sanno qualcosa le donne di Colonia”.
Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’arresto a Padova di un nigeriano trovato in possesso di mezzo chilo di droga e la situazione complessiva legata all’immigrazione, anche alla luce delle aggressioni subite da tante donne tedesche nella notte di capodanno.
“La Germania tanto lungimirante e accogliente – aggiunge Zaia – sta scoprendo sulla pelle delle sue donne cosa significhi l’accoglienza indiscriminata sui territori. La Svezia e la Danimarca, da sempre portate ad esempio di democrazia e apertura, l’hanno capito e hanno chiuso di fatto le loro frontiere sospendendo Schengen”.
“Di fronte a tale situazione dove sono le tante anime belle nostrane – si chiede Zaia – che plaudivano alla Merkel come esempio di statista in grado di gestire senza contraccolpi l’immigrazione? Dove sono i benpensanti entusiasti del ‘positivo e stimolante’ confronto di culture? Noto in giro silenzi che sanno d’imbarazzo – conclude Zaia – noto un’Europa sfaldata, confusa e parolaia alla prima vera difficoltà da affrontare, noto che a fare le spese di questo caos e dell’illegalità che ne deriva sono sempre e solo i cittadini: come le donne tedesche, come le famiglie dei ragazzi ai quali sarebbe andata la droga sequestrata a Padova”.