Sarà inaugurata sabato 9 gennaio 2016, alle ore 11.00, nello spazio espositivo dell’Istituto d’Istruzione Superiore “T. Catullo” di Belluno, la mostra fotografica “Noi, utopia delle donne di ieri, memoria delle donne di domani”.
L’iniziativa promossa dalla Consigliera di Parità della Provincia di Belluno, Rossana Mungiello, è stata organizzata dalla Consigliera stessa, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Belluno, l’Associazione “Progetto Comunicazione” di Milano, (proprietaria del materiale espositivo generosamente messo a disposizione) e l’Istituto Catullo.
L’inaugurazione si aprirà con i saluti del Dirigente Scolastico, prof. Michele Sardo, seguita dagli interventi di Pietro Ramon Apostoli (Associazione “Progetto Comunicazione), allestitore della mostra e della studiosa Adriana Lotto (ISBREC), coordinati dalla Consigliera di Parità.
La mostra, che prende il titolo da uno degli slogan dell’85 impiegati dal movimento delle donne, intende rappresentare quarant’anni di storia del movimento femminile in Italia dal 1965 ad oggi. Vi sono raccolte foto storiche di fotografi illustri riuniti nell’Associazione “Progetto Comunicazione” di Milano. Si tratta di un percorso cronologico, illustrato con diverse fotografie accompagnate da preziosi documenti che raccontano emozioni e cambiamenti sociali. Vengono rievocati fatti di cronaca forse perduti nella memoria, manifestazioni, conquiste, pubblicazioni e avvenimenti salienti.
Già presentata in diverse città italiane ed esposta anche nella nostra provincia a Tai di Cadore la scorsa primavera, la mostra viene proposta ora a Belluno presso una scuola, l’Istituto Catullo. L’idea infatti è che essa diventi strumento di apprendimento oltre che di riflessione, curiosità e approfondimento personale, un’occasione cioè per arricchire la propria conoscenza e soprattutto per raccontarla alle nuove generazioni. Scopo specifico del ricco materiale espositivo è infatti quello di aiutarci a riconoscere le discriminazioni presenti ancora oggi nel nostro paese non solo quelle basate sul genere, ma anche quelle derivanti da motivi di origine etnica, religiosa, da condizioni di disabilità, dall’età o dall’orientamento sessuale.
La mostra resterà aperta fino al 23 gennaio 2016, in orario di apertura dell’Istituto Scolastico.
Ingresso libero.
