“Zaia 2 nega anche il supporto agli allevatori veneti.” Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali della Lista Tosi Maurizio Conte, Giovanna Negro e Andrea Bassi commentando la bocciatura da parte del Consiglio del loro emendamento al Defr (Documento di economia e finanza regionale) 2016-2018, che prevedeva – ricordano i tosiani – che “la Regione si attivasse per supportare tutti gli allevatori, che nell’ambito delle ‘quote latte’, hanno ancora delle vertenze aperte con l’Unione Europea”.
“In Veneto molti allevatori sono in gravi difficoltà per la multa imposta dall’Unione Europea per il superamento del quantitativo di produzione delle sue quote latte – spiegano i tosiani – e la scorsa estate l’assessore esterno Pan aveva comunicato l’ennesima batosta per le stalle Venete, cioè il decreto del Ministero per le politiche agricole, che stabilisce la quota da pagare per le aziende in esubero: in totale, su scala nazionale, il prelievo è stato fissato in 103,7 milioni di euro. Di questi, aveva precisato Pan, 30,5 saranno pagati alla Ue per il superamento della quota nazionale assegnata e 71,6 verranno destinati ad un fondo per interventi nel settore lattiero-caseario. Al danno si somma la beffa: perché i produttori devono pagare un prelievo che supera di tre volte la multa e non ricevere, in cambio, alcun intervento di sostegno ad un settore da anni in forte crisi e penalizzato da politiche di prezzi e ricavi decrescenti?”
“L’assessore esterno – proseguono i tosiani – lo aveva infatti definito un bel regalo romano di ferragosto, ma Zaia che regalo ha fatto a Natale ai suoi allevatori? Quello di bocciare un emendamento che prevedeva la parola “supporto” nell’ambito delle quote latte”.
“Il Veneto – ricordano Conte, Negro e Bassi – è il secondo produttore di latte in Italia dopo la Lombardia, con oltre 3.300 aziende e 1.150.000 tonnellate: il 12 per cento della produzione nazionale. Il settore attraversa un periodo difficilissimo e se le nostre stalle dovessero chiudere, l’effetto a cascata sarebbe dannosissimo per l’economia veneta. Alla tanto accusata indifferenza del governo c’è però da aggiungere quella della nostra giunta regionale, che non intende farsi carico dei gravissimi problemi del comparto latte, ma nemmeno affiancare i suoi allevatori”.
“La giunta – concludono i tosiani – avrebbe dovuto farsi portavoce con Roma per invocare lo stato di crisi per il comparto lattiero-caseario e invece, per tutta risposta, boccia il nostro emendamento che ne prevede un aiuto. Ciò dimostra la totale assenza di una politica lungimirante che sappia coniugare le specificità territoriali come quelle della montagna”