Il tariffario aggiornato per le operazioni di revisione auto di competenza degli Uffici provinciali della Motorizzazione Civile, entrato in vigore nei giorni scorsi, sta causando notevoli disagi agli automobilisti ed alle imprese di revisione. Infatti, gli aumenti tariffari previsti nella misura di 1,20 euro in favore dello Stato da imputare nei relativi bollettini, interessano anche le revisioni effettuate presso le officine private nonostante recenti contrarie indicazioni della Direzione Generale della Motorizzazione.
“Dall’11 dicembre si stanno verificando frequenti interruzioni nei collegamenti tra i centri privati di revisione ed il Ced della Motorizzazione che impediscono di fatto l’effettuazione della revisione, dice
Gianni Pastella presidente dell’Unione Servizi alla comunità di Appia. Anche noi abbiamo sollecitato la Cna nel denunciare l’atteggiamento ambiguo e contraddittorio della Direzione Generale della Motorizzazione.” L’Amministrazione infatti, da un lato, non ha voluto affrontare in maniera organica la pressante richiesta di adeguare le tariffe delle revisioni, ferme dal 2007, anche a fronte dei notevoli investimenti effettuati dalle imprese per il nuovo protocollo di comunicazione MCNet2. Dall’altro ha invece trovato il modo di garantire maggiori introiti per le casse dello Stato, attraverso disposizioni dell’ultima ora che stanno provocando disagi agli utenti e sconcerto tra gli addetti ai lavori. L’allungamento del loro periodo di vigenza.
“La cosa che desta maggiore preoccupazione – continua Pastella – è che i centri di revisione non sono nelle condizioni di svolgere il proprio servizio, di fatto causando gravissimi disguidi anche agli utenti. Basti pensare che nel weekend appena passato non hanno potuto effettuare revisioni. Per questo ci stiamo confrontando giornalmente i colleghi romani della Confederazione che dialogano costantemente con il Ministero per trovare una soluzione anche economica che risponda in modo soddisfacente alla richiesta delle imprese.”