La Suprema Corte di Cassazione a Sezioni unite, con sentenza n. 19389 del 9 novembre del 2012 disse no alla centrale idroelettrica in Valle del Mis.
E tuttavia l’assessore regionale Bottacin, con toni minacciosi, mette in guardia il Comitato Acqua Bene Comune e il Bard, Movimento Belluno autonoma Regione Dolomiti per il solo fatto di aver detto ciò che in sostanza ha statuito la Cassazione in sentenza, revocando le autorizzazioni e fermando a suo tempo il progetto nella Valle del Mis già in corso d’opera, del quale rimangono ancora i relitti a futura memoria.
“Ognuno è libero di fare tutte le marce che vuole – avvisa l’assessore riferendosi alla manifestazione programmata per domenica in Nevegal – , ma attenzione a quello che si dichiara. Non accetteremo ulteriori falsità in materia”. Una risposta molto dura, insomma, quella dell’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin manda per conto della Regione ai comitati Acqua Bene Comune e al Bard, i quali, nel promuovere una nuova manifestazione contro le centraline idroelettriche hanno evidenziato la necessità di un moratoria e accusato la Regione di autorizzazioni “facili”.
“Avendo letto confuse dichiarazioni – conclude l’assessore – non posso evitare di sottolineare che chi insinua che le autorizzazioni sono rilasciate in modo facile deve sapere che sta dichiarando palesemente il falso e si assume la responsabilità di ciò che dichiara”.