Un regolamento per la sicurezza che diventa un pericolo di crollo. Crollo di tutte le attività delle Pro Loco sotto le macerie della burocrazia che sembra così tanto lontana dalla realtà. Per Giovanni Follador, presidente di Unpli Veneto, oltre che dell’Unione delle pro loco della provincia di Treviso, l’ultimo regolamento in materia di sicurezza solleva dubbi, perplessità e un pizzico di amarezza per la sua genesi. Stiamo parlando del regolamento per lo svolgimento delle funzioni amministrative concernenti l’attività di vigilanza delle condizioni di solidità e sicurezza dei locali di pubblico spettacolo o trattenimento, e delle manifestazioni temporanee. Regolamento redatto in collaborazione tra il Comando provinciale Vigili del Fuoco di Treviso, le Aziende U.L.SS. della Provincia di Treviso, l’Associazione Comuni della Marca Trevigiana ed il Consorzio B.I.M. Piave di Treviso, per esigenze di uniformità delle procedure delle singole Commissioni Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo.
“La questione di fondo è comprendere se si dà un valore sociale alle attività dei volontari delle Pro Loco e se chi scrive la burocrazia sappia realmente cosa significa organizzare un evento. Per questo sarebbe stato un segnale di collaborazione e di condivisione essere stati invitati al tavolo per la scrittura del regolamento – sottolinea con rammarico lo stesso Giovanni Follador – Con alcuni dei soggetti relatori del regolamento, l’Unpli collabora fornendo le proprie competenze per discutere proprio in seminari e convegni i temi in questione. Resta pertanto il dispiacere di non vedere nascere una collaborazione fin dal principio. Collaborazione che sarebbe utile anche per semplificare alcuni passaggi amministrativi che a volte si contraddicono creando confusione rispetto a normative superiori”.
Riconoscere il valore sociale dell’impegno dei volontari cambierebbe anche il ruolo dei controllori: “Le Pro Loco si meriterebbero di poter contare su dei controlli per essere aiutate a fare bene le cose, e soprattutto nell’interesse della società in cui vivono gli stessi controllori, e non per essere multate a prescindere – continua Follador – In questo modo si potrebbe tutti crescere e migliorare insieme per il bene comune. I volontari vanno aiutati prima che diventino una razza in via di estinzione. La burocrazia rischia di diventare il vero pericolo che va a minare le fondamenta di un tessuto vitale fatto di persone che dedicano il loro tempo ad azioni di solidarietà, socialità e culturali. Spero davvero che si possa invertire la tendenza trasformando la paura dei controlli in utili risorse per la comunità”.
Ecco i numeri delle Pro Loco:
BELLUNO: 54 Pro Loco, 4.500 Soci
PADOVA: 88 Pro Loco, 10.800 Soci
ROVIGO: 36 Pro Loco, 3.000 Soci
TREVISO: 102 Pro Loco, 11.000 Soci
VENEZIA: 42 Pro Loco, 4.500 Soci
VERONA: 88 Pro Loco, 8.500 Soci
VICENZA: 125 Pro Loco, 15.500 Soci