“Dietrofront” di Zaia su delibera n.79 dei centri commerciali. Lista Tosi: ma intende presentare la stessa manovra in un progetto di Legge firmando la morte dei negozi di vicinato
Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali della Lista Tosi Stefano Casali, Maurizio Conte e Giovanna Negro commentando la Delibera di Giunta n.79 del 28 settembre scorso “Indirizzi per lo sviluppo del sistema commerciale”, con la quale si volevano introdurre modifiche al regolamento attuativo della Legge regionale n.50/2012. La delibera prevedeva l’inserimento all’articolo 2 di un comma aggiuntivo, il 7bis, che “in deroga a quanto previsto al comma 7, la riqualificazione delle aree o strutture dismesse e degradate si applica anche alle aree agricole adiacenti al centro urbano purché dette aree siano già servite da adeguiate opere di urbanizzazione e infrastrutture viabilistiche e presentino evidenti elementi di degrado legato all’abbandono e alla presenza di strutture agricolo-produttive non collegate con nesso funzionale ad un’azienda agricola…” Ma poco fa – scrivono – Zaia ha dichiarato di voler ritirare la delibera per presentare la manovra all’interno del progetto di legge sul consumo di suolo.
“Zaia2 ha capito di aver fatto uno scivolone ed è corso ai ripari – proseguono i tre consiglieri – anche perché ha sbagliato i tempi: gli manca ancora la “questione di fiducia” per mettere il bavaglio a tutti i consiglieri e far passare in Consiglio quello che vuole. Fatto sta che con una delibera voleva cancellare la potestà urbanistica fin qui di esclusiva competenza dei Comuni. La proposta arrivata in Commissione Agricoltura – spiegano i tosiani – è quella di fare centri commerciali in tutte le aree agricole del Veneto. Non contento di tale scempio, che porterà alla morte dei negozi locali che già faticano a restare aperti, Zaia pretende che gli oneri per la realizzazione di tali strutture vengano versati direttamente alla Regione senza più l’intermediazione dei Comuni, come avviene ora”.
“In tutto questo – aggiungono i tosiani – i Comuni continuano a far da bancomat alla Regione: il segretario regionale al Bilancio, la settimana scorsa, ha candidamente ammesso che i Comuni e gli enti locali avanzano 2,6 miliardi di euro!”
“Ci dica il governatore – concludono Casali, Conte e Negro – perché se per i Comuni vale la regola “paga e tasi”, la Regione invece pretende di avere “presto e subito” i soldi derivanti dai centri commerciali, e, di delibera o progetto di Legge si tratti, questa nuova normativa sulle costruzioni nelle zone agricole come si sposa con la filiera del cibo a chilometri 0”?