Il Veneto detiene il record di detenuti stranieri, questo quanto diffuso dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sulle carceri italiane. A fronte di tali dati i quattro consiglieri tosiani Maurizio Conte, Andrea Bassi, Stefano Casali e Giovanna Negro propongono il rimpatrio per far scontare le pene nei paesi di provenienza.
L’ipotesi è basata sulla mozione presentata dagli stessi consiglieri pochi giorni fa e intitolata: “Il governo si faccia carico di rimpatriare i clandestini nel periodo invernale”.
“I dati emersi sono allarmanti – spiega Maurizio Conte – il Veneto mantiene un primato nell’incidenza di reclusi provenienti dall’estero, al terzo posto tra le Regioni Italiane, preceduta solo dal Trentino Alto Adige e dalla Valle D’Aosta. Dei 2241 detenuti presenti nella nostra regione, il 55%” è straniero. “C’è poi da considerare – proseguono i quattro consiglieri – l’effetto della Legge Svuotacarceri nel 2010 e al ricorso alle misure alternative di detenzione dove però per gli stranieri è difficile usufruire degli arresti domiciliari”.
Pochi giorni fa i tosiani hanno presentato una mozione che impegna la Giunta regionale ad intervenire presso il Ministero affinché si approfitti del periodo invernale (che vede meno sbarchi) per mettere in atto una serie di operazioni al fine di identificare i profughi che godono del diritto di asilo e quelli clandestini, rimpatriando questi ultimi.
“Un detenuto costa circa 260 euro al giorno – concludono i consiglieri – occorre far tornare i criminali già identificati nelle “patrie galere” invece di affollare le carceri venete, e non si tratta di ideologie e schieramenti ma di una questione di sicurezza”.