“I libri di Sonallah Ibrahim sono la commedia umana dell’Egitto contemporaneo”. Lo ha scritto il New York Times Book Review. E proprio Ibrahim, considerato il maestro della letteratura egiziana moderna, scrittore coraggioso, incarcerato dal regime per oltre sei anni, sarà l’ospite d’eccezione del prossimo appuntamento (fuori programma) di Una Montagna di Libri, la rassegna protagonista della stagione letteraria di Cortina d’Ampezzo. Per presentare il suo libro Le stagioni di Zhat (Calabuig), appena pubblicato in Italia.
Appuntamento domenica 11 ottobre 2015, alle ore 18, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina. Introducono Mariarosa Bricchi e Francesco Chiamulera. “Un’altra straordinaria occasione (fuoriprogramma) di incontrare a Cortina un frammento della grande letteratura internazionale. Benvenuto, Sonallah Ibrahim”, commentano gli organizzatori.
SONALLAH IBRAHIM uno dei grandi autori contemporanei, oggi più che settantenne, vive al Cairo. La sua notorietà internazionale è affidata a un rifiuto. Nel 2003 gli viene assegnato il premio dell’alto Consiglio della Cultura, massimo riconoscimento egiziano per la letteratura araba. Noto per la sua fede comunista (che gli costò, nel 1959, l’arresto, e sette anni di carcere duro), e per i suoi attacchi espliciti al potere, Sonallah accetta di partecipare alla cerimonia. Ma quando viene invitato sul palco respinge pubblicamente il premio, accusando il governo di Mubarak di corruzione. Questo gesto, insieme alla sua consolidata fama di romanziere, ha fatto di lui quello che il «New Yorker» ha definito «una sorta di oracolo» della letteratura araba. Ha esordito nel 1966 con il romanzo Quell’odore, censurato per la carica eversiva della storia, e per un raffinato minimalismo stilistico lontano dall’arabo classico e debitore della lezione di Hemingway. I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, tedesco e spagnolo.
IL LIBRO. Nell’appartamento piccolo-borghese di un condominio del Cairo, Zhat vive una vita affollata di eventi piccoli e grandi, popolata di amiche, vicini di casa, negozianti del quartiere, le cui esistenze si intrecciano con la sua. Sullo sfondo della Storia – che, senza che lei se ne renda conto, determina la sua vita – Zhat, immersa nella quotidianità, amante dei pettegolezzi, preoccupata della spesa, è un personaggio pieno di colore e di ironia. Ritratto di un’anti-eroina sempre baldanzosa e sempre sconfitta, e di un paese incalzato dal degrado, il romanzo si srotola in pagine dove la simpatia umana si mescola alla crudezza della satira. Le stagioni di Zhat è alla base di una serie televisiva popolarissima nel mondo arabo.
L’appuntamento con Sonallah Ibrahim è quindi per domenica 11 ottobre 2015, alle ore 18, presso il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi. Ingresso libero fino a esaurimento posti.