“Noto che a 48 ore dall’inizio del processo che vede che vede imputati Umberto Bossi e Francesco Belsito, la Lega del Veneto sta mostrando eloquenti segni di irrequietezza”: a dirlo il vice capogruppo del PD in Consiglio regionale, Piero Ruzzante. Il riferimento va alla prima udienza, prevista il 23 settembre, del processo a carico dell’ex segretario e dell’ex tesoriere della Lega Nord, imputati, assieme ai revisori dei conti del partito, per truffa aggravata ai danni dello Stato nella vicenda dei 40 milioni di rimborsi elettorali utilizzati per fini diversi da quelli politici.
“Spero che questo processo, per il quale il Senato e la Camera dei deputati, a differenza di Matteo Salvini, si sono costituiti parte civile, aiuti a fare piena luce anche sulle vicende legate al Veneto e a quanto Belsito aveva riferito. Ovvero un pagamento per un milione di euro effettuato dalla multinazionale francese Siram a tramiti riconducibili alla Lega Nord”. “A suo tempo avevo presentato un’interrogazione sull’argomento. Le mie domande erano: ‘Quel milione di euro è finito davvero nelle casse della Lega Nord? E se sì, per farne cosa? In questi anni Siram si è aggiudicata appalti della Regione o delle aziende Ulss del Veneto? E se sì, di quanti appalti si tratta e di quali importi? Il Presidente della Giunta ha già disposto le necessarie verifiche circa gli appalti attribuiti alla società Siram?’.
“Tutte questioni sulle quale più volte erano intervenuti i consiglieri PD, Giovanni Gallo, Franco Frigo e Claudio Rizzato. Purtroppo – conclude Ruzzante – a queste domande Luca Zaia non ha mai risposto, alla faccia della trasparenza”.