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Conferenza delle Regioni. Negro (VF) e Casali (LT): “Come si giustifica il contributo di 254mila euro all’anno al Cinsedo?”

regione veneto 280x200I consiglieri Stefano Casali e Giovanna Negro hanno depositato oggi un’interrogazione alla Giunta sul contributo che ogni anno la Regione versa al Centro Interregionale di Studi e Documentazioni, il Cinsedo, braccio operativo della Conferenza delle Regioni. “Premesso che tale contributo all’Istituto romano – spiegano i tosiani – è passato da 35.500.000 Lire nel 1983 a 253.990,00 euro nel 2015, aumentando notevolmente in 22 anni, vogliamo sapere quale siano le attività di consulenza e il beneficio che l’amministrazione regionale trae per un controvalore di quasi 254mila euro?”

“Il contributo al Cinsedo è previsto dalla Legge Regionale n.10 del 1 marzo 1983 e proprio per tale legge nell’83 il Consiglio regionale aveva deliberato una partecipazione finanziaria di 35.500.000 delle vecchie Lire. Con nota protocollata 515/A4 del 4 settembre 2015 – si legge nell’interpellanza – il direttore del Cinsedo ha comunicato che la quota associativa per il 2015 è pari a 253.990,00 e con la Dgr regionale n.849 del 13 luglio 2015, la giunta riconosce al Centro il contributo annuale per il 2015”.

“In un momento di crisi storico e sociale come questo – proseguono Casali e Negro – dove si tagliano contributi già approvati ai Comuni e agli enti territoriali, dove ogni occasione è buona per sforbiciare e abbattere i costi di amministrazioni e delle consulenze, come si spiega una spesa simile? La giunta intende tagliare questa cifra nel 2016? – chiedono i consiglieri tosiani – dato che mancano i soldi per i servizi essenziali ai cittadini, per la ristrutturazione delle scuole e il sociale”. Casali e Negro concludono con un ulteriore quesito: “Se Comuni di diverse regioni si pongono il problema di uscire dai loro organismi di riferimento nazionale/regionale (Anci), perché non se lo pone anche la Regione del Veneto?”

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