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Intervento di tre ore per soccorrere un’escursionista infortunatasi nello Zoldano

Suem (foto Alessandro Ganeo)
Suem (foto Alessandro Ganeo)

Zoldo Alto (BL) 14.09.2015 – Intorno alle ore 16.50, la Stazione del Soccorso alpino della Val Zoldo è stata allertata per una donna americana 72enne che, secondo la testimonianza di una sua connazionale, compagna di escursione, si era fratturata un braccio dopo una caduta rovinosa.

La stessa testimone, una volta raggiunto il paese in quanto non dotata di apparato cellulare, non ricordava con esattezza il luogo in cui aveva lasciato la persona ferita per andare a lanciare l’allarme. Grazie alla traduzione fornita da una ragazza di un’agenzia immobiliare del posto, è stato possibile cogliere le prime informazioni ed organizzare l’attività di soccorso, anche effettuata con l’ausilio dell’elicottero del Suem 118 ostacolato però dalla presenza della prima fascia di vegetazione presente in zona.
I volontari, esperti conoscitori del posto e del reticolo di sentieri e tracce presenti in zona, si sono allora organizzati con una veloce battuta a pettine scendendo metodicamente verso valle.
Alla fine, dopo una battuta piuttosto complessa per la presenza di balze rocciose ed i primi tratti di bosco piuttosto ripido, una volontaria della Stazione, tra l’altro infermiera professionale, ha individuato la persona ferita nei pressi dei Tapp de le Parole, località posta più a valle dei Torrioni delle Ziolere, a circa 1450 metri di quota.
Alla donna sono state somministrate le prime cure e le è stato immobilizzato il braccio a causa anche del forte dolore accusato.
A questo punto, vista la particolarità del terreno è stato deciso di richiamare l’elicottero che stava sostando più a valle per effettuare il recupero ed ospedalizzare la paziente in modo veloce stante anche la temperatura piuttosto rigida.
L’elicottero del Suem 118 di Pieve di Cadore con il tecnico del Soccorso Alpino ha effettuato un verricello di 30 mt. e, quindi, imbarcata è stata elitrasportata all’Ospedale Civile di Agordo per le cure del caso.
L’intervento si è fortunatamente concluso alle 20.25 dopo oltre tre ore davvero sudate con il rientro a piedi delle squadre della Stazione CNSAS Val di Zoldo.

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