Sabato 3 ottobre l’attore Beppe Casales con l’accompagnamento del Coro Valcavasia porta in scena al Nof Filò di Cencenighe “L’albero storto”, una storia di trincea, di guerra, ma soprattutto di uomini. Cento anni sono passati dalla più grande carneficina che la storia moderna abbia conosciuto: non era una guerra come tutte le altre, era la grande guerra, come fu inizialmente chiamata dalle popolazioni coinvolte prima che meno di trent’anni dopo un’altra immane tragedia abbia costretto tutti a distinguere tra una prima e una seconda guerra mondiale. Cent’anni fa, l’Europa cambiò definitivamente il proprio volto e l’Italia, ma ancora di più il Nord-Est italiano, si ritrovò letteralmente in prima linea. Nulla dopo di allora fu più lo stesso. Non il paesaggio, irrimediabilmente modificato da trincee, camminamenti, scoppi di mine e granate, prima ancora che da nuove strade, ferrovie, mulattiere, teleferiche. Non le persone, contadini e operai, studenti e professionisti trasformati in soldati e ufficiali e gettati insieme a vivere, e morire, in trincee malsane, in gallerie scavate a 3.000 metri di altitudine non raramente in mezzo al ghiaccio. E poi le donne, i bambini, gli anziani, rimasti nei paesi delle retrovie, occupati dagli eserciti in lotta, costretti a convivere con quello che, a seconda degli eventi, passava da nemico a alleato, da invasore a connazionale. Ecco perché è importante, non celebrare il Centenario della Grande Guerra, ma ricordare questi eventi, queste persone. Soprattutto qui, ai piedi delle Dolomiti, a due passi dalla linea del fronte, dove anche la popolazione civile fu coinvolta in prima persona. La Pro Loco di Cencenighe, con la collaborazione dell’amministrazione comunale e del Consorzio Pro Loco dell’Agordino, ha scelto di farlo in maniera originale ed emozionante, a tratti anche leggera, con lo spettacolo “L’albero storto. Una storia di trincea” ideato e interpretato da Beppe Casales, attore professionista che ha lavorato, tra gli altri con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Michela Cescon e Mirko Artuso, ottenendo con un ogni suo lavoro un grandissimo successo di pubblico e di critica. La regia è affidata allo stesso Mirko Artuso, mentre la musica è curata Isaac de Martin e dal Coro Valcavasia, la cui forza espressiva non potrà che emozionare il pubblico in sala. Lo spettacolo ha ricevuto il patrocinio del Comitato Regionale Veneto per le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra ed è stato nominato per la migliore drammaturgia al Roma Fringe Festival 2015. L’albero storto è il nome di una trincea sul Carso, in mano agli austroungarici e che i protagonisti dello spettacolo, Romeo, Tonon e il Capitan – tre personaggi per un’unica voce e un’unica interpretazione, quelle di Beppe Casales – sono impegnati a conquistare. L’albero storto è la vita che continua, seppur mutilata e storpiata nel fisico e nello spirito, nonostante la tragedia della guerra. L’albero storto non è solo un momento di cultura o di svago, una serata diversa dalla solita televisione: è un’esperienza storica e di spettacolo, personale e pubblica, rispecchiando attraverso i tre personaggi le forze e le fragilità italiane e umane, non limitatamente al periodo storico della Prima guerra mondiale, ma concetti generali e senza tempo.
L’appuntamento è per sabato 3 ottobre, presso il Nof Filò di Cencenighe Agordino (BL). L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21.00, ma la biglietteria sarà aperta già dalle ore 20.00. Il costo del biglietto d’ingresso è di € 10,00 (ridotto € 5,00 fino ai 10 anni). Vista la limitata capienza della sala, i biglietti sono disponibili in prevendita presso l’ufficio turistico di Cencenighe oppure su prenotazione contattando la Pro Loco al numero 0437 591549 (in caso di prenotazione, i biglietti devono essere ritirati entro 30 minuti dall’inizio dello spettacolo, altrimenti la prenotazione sarà annullata e i biglietti rimessi in vendita).
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