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martedì, Ottobre 8, 2024
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Manutenzione strade: interrogazione alla Giunta veneta del Movimento 5 Stelle

5-stelle-beppe-grillo-130x130“Possiamo ripristinare integralmente i trasferimenti per la manutenzione delle strade in Provincia di Belluno?” È questa la domanda che i consiglieri del MoVimento 5 Stelle hanno inviato, con un’interrogazione scritta alla Giunta Regionale del Veneto, il 7 agosto 2015 su suggerimento del deputato bellunese D’Incà che già aveva interrogato il Ministro dei Trasporti e dell’Economia nel novembre del 2014 sulle medesime problematiche.

“Sono troppi anni che mancano interventi significativi sulle strade in provincia di Belluno, territorio montano dove le condizioni ambientali richiedono attenzioni ben più consistenti che altrove” ribadisce il MoVimento 5 Stelle. Le strade del bellunese sono collegamenti internazionali per il trasporto delle merci dal Nord Europa verso il Mediterraneo, come tra Est e Ovest: passaggi utilizzati anche da vettori stranieri in alternativa a percorsi autostradali e sono inoltre il biglietto da visita con cui presentarsi ai turisti, visto che il turismo è il fulcro dell’economia provinciale. Le Associazioni bellunesi dell’Autotrasporto denunciano le condizioni poco sicure delle infrastrutture viarie bellunesi a causa di manutenzioni scadenti, di strade dissestate, di piante che invadono la carreggiata, di rischi valanghe o smottamenti. “Dopo una stagione invernale che ha messo a dura prova l’infrastruttura viaria del Bellunese, soprattutto nella parte alta della provincia, gli interventi di manutenzione e ripristino del manto stradale sono stati pochissimi e la preoccupazione è per il prossimo inverno sempre più vicino” sottolinea D’Incà.

La viabilità provinciale ex Anas, causa assenza di interventi strutturali di manutenzione, rivela tantissime criticità. “Esiste una convenzione, siglata nel 2002, tra Provincia di Belluno e Veneto Strade per la gestione delle strade ex Anas trasferite dallo Stato alle regioni” spiegano i firmatari Berti, Scarabel, Baldin, Bartelle e Brusco “insieme alle funzioni sono state trasferite anche le risorse finanziarie, strumentali ed il personale”. Al bellunese è stato assegnato un importo, calcolato sulla base di un fondo nazionale, di 14 milioni 207 mila euro che poi è stato incrementato a 15 milioni 88 mila euro. Dal 2011 è stata applicata un clausola di elasticità che consente di parametrare le corresponsioni in relazione ai fondi pubblici disponibili giungendo ad un taglio del 41% rispetto all’importo originario della convenzione. I tagli hanno cominciato ad incidere sul bilancio dell’ente provinciale che, da solo, non riesce più a sostenere la spesa per la manutenzione delle strade ex Anas realizzata in convenzione con Veneto Strade. Il PDL 15/2015 “Norme per la realizzazione di infrastrutture di trasporto, per la progettazione, realizzazione e gestione di autostrade e strade a pedaggio regionali e relative disposizioni in materia di finanza di progetto e conferenza di servizi” prevede che lo stanziamento eccezionale per coprire gli indennizzi, in caso di revoca dei project financing, vengano coperti con le risorse allocate nell’upb U0135 “Viabilità regionale, provinciale e comunale” del bilancio di previsione 2015. Con l’assestamento di bilancio di luglio 2015, la provincia di Belluno è riuscita a trovare solo 6,5 milioni di euro da destinare a Veneto Strade per la manutenzione ordinaria e per il servizio di spazzamento neve delle strade: risorse ritenute insufficienti dall’AD Vernizzi, che minaccia di non assicurare più il servizio svolto dall’Ente.

“Alla giunta interrogata chiediamo di valutare, nell’ambito delle rispettive competenze, le ricadute economiche che l’assenza di manutenzione provoca ai trasporti, nazionali e internazionali ed al turismo, nonché i rischi per l’incolumità degli utenti. E soprattutto di ripristinare integralmente i trasferimenti statali assegnati in origine a Veneto Strade, destinati agli interventi sulle strade della Provincia di Belluno, pari a 15 milioni 88mila euro per consentire la messa in sicurezza del territorio” concludono i consiglieri.

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