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Sabato i Comitati civici della Valbelluna ritornano in piazza: “Amministratori deboli, piegati al volere di Terna”

comitati civici valbellunaA un anno dalla manifestazione di Cortina d’Ampezzo, i Comitati civici della Valbelluna ritornano in piazza, questa volta a Belluno, per difendere il territorio dai tralicci di Terna.

Sabato 29 agosto alle ore 10.30 il ritrovo è al piazzale della Stazione ferroviaria di Belluno. Alle 11 partenza del corteo che raggiungerà piazza Duomo. Arrivo di fronte alla sede della Provincia dove ci saranno alcuni interventi dei rappresentanti dei Comitati civici della Valbelluna.

I motivi della manifestazione
“Da tre anni contestiamo il progetto di razionalizzazione degli elettrodotti proposto da Terna, approvato da alcune amministrazioni locali e osteggiato da altre – spiegano in una nota i rappresentanti dei comitati –  Nel momento in cui è tornata la Provincia speravamo di avere un interlocutore con cui dialogare, e che si facesse promotore di un tavolo di confronto sul progetto.

Così non è stato.

Ci siamo trovati di fronte al solito copione: incontri gestiti in modo segreto, con i soli sindaci firmatari dei protocolli d’intesa ammessi a partecipare. Sindaci ignari, che continuano a negare un confronto ai cittadini che da anni studiano il progetto. E’ paradossale che gran parte della politica regionale e nazionale concordi con il nostro pensiero e che l’unico anello debole siano i nostri amministratori, che forse si sono dimenticati di essere stati eletti dal popolo. Non lo diciamo solo noi che il progetto è pieno di criticità, lo affermano tecnici e politici dotati di una visione strategica complessiva del territorio che va oltre il proprio limitato orticello.

Ovviamente Terna gioca sull’impreparazione tecnica degli amministratori locali e sulle loro debolezze, prendendoli letteralmente a calci una volta che ha portato a casa il risultato. Il quadro della situazione nel Bellunese è di una politica locale debolissima, figlia di un’arroganza dei singoli che ne testimonia l’incapacità. Una politica frammentata, incapace di guardare a una visione complessiva del territorio e che per queste ragioni è causa della distruzione della nostra provincia.

Esempi ne abbiamo a non finire: da Terna alla gestione dell’acqua, fino ai rifiuti e alla viabilità. Le soluzioni per migliorare il sistema energetico nel Bellunese ci sarebbero – conclude la nota dei Comitati –  siamo consapevoli che la corrente sia necessaria perché tutti la usiamo, ma ciò non significa che possiamo permettere una devastazione come quella prevista dal progetto in valutazione”.

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