“La botte di Hemingway” naviga in buone acque. Dopo essere stato inserito nel catalogo del Libro parlato di Feltre (Cilp), il romanzo di Ezio Franceschini incassa anche il suo primo riconoscimento a un festival letterario in Brianza. Ecco la motivazione del Premio a “La Botte di Hemingway”, giunto secondo nella sezione romanzi al primo Festival della letteratura di Arcore svoltosi ai primi di maggio in terra lombarda: “La botte di Hemingway è una raccolta di racconti di mare (dal titolo di uno di essi viene il titolo dell’intera serie) scritti da uno skipper veneziano nella prospettiva del ricordo. I vari e variegati testi sono marcati da uno spiccato carattere comune – avventura, solitudine, nostalgia e anche una certa malinconia – e si incentrano intorno a luoghi significativi – mare, viaggi, Sardegna, Caraibi, Venezia e poi ancora Venezia – attraverso una scrittura sciolta e vivace, padrona di sé e capace di indugiare su fatti e stati d’animo in modo da costruire suspense e imprevisto. Le descrizioni si alternano e accompagnano alle avventure, i colpi di scena alle contemplazioni solitarie, costruendo la vita dello skipper come situazione esistenziale esemplare e talora evocando la narrazione figurata di Hugo Pratt. Sono racconti che si leggono con vivo piacere e non si dimenticano facilmente”. (Cheik Tidiane Gaye, Itala Vivan).
“La botte di Hemingway” naviga in buone acque: secondo premio al primo Festival letterario di Arcore
- Visite -