Fuori dalla Regione Veneto chiunque abbia un processo pendente o un avviso di garanzia. Chiunque si candiderà nelle liste che sosterranno la candidata del centro sinistra alla Regione, Alessandra Moretti, “dovrà presentare una autocertificazione di onestà e trasparenza, che dimostri che non ci sono problemi con casellario giudiziario”. Lo dice oggi Moretti a Limena presentando le alleanze.
Il Veneto otterrà la stessa autonomia delle Regioni vicine Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, prosegue la candidata del centrosinistra alla Regione Veneto. “È una sfida che facciamo a Luca Zaia, che da anni ne parla e non ha ottenuto nulla. Noi la otterremo subito”.
Alessandra Moretti, seduta accanto a Luana Zanella dei Verdi e Dino Facchini di Sel, i suoi alleati. “Noi non prendiamo in giro i veneti”, sottolinea Moretti. “La otterremo subito”.
Basta con l’uso del project financing per le opere pubbliche, o almeno con questo strumento usato “alla veneta”, dato che “finora l’interesse del privato ha sempre superato quello del pubblico” e “ha generato tutta una serie di scandali”. Lo sostengono il segretario regionale del Pd veneto, Roger De Menech, e il coordinatore di Sel del Veneto, Dino Facchini, oggi a Limena, in provincia di Padova, dove la candidata del centro sinistra alla Regione, Alessandra Moretti, presenta i suoi alleati, Sel e i Verdi.
“Non demonizzo lo strumento- aggiunge Moretti- ma la modalità ‘veneta’ con cui e’ stato utilizzato fino ad ora. Chissa’ quanti altri scandali verranno fuori”, attacca la democratica. Quanto alle grandi opere, la candidata dem propone un nuovo metodo “dato che da 40 anni in Veneto e’ tutto bloccato per mancanza di coraggio”. Da ora in poi, sottolinea, “bisogna coinvolgere le comunità locali e i sindaci” e anche riflettere sul fatto che ci sono Regioni che investono in infrastrutture come i treni: “La Lombardia spende 14 euro a testa per cittadino, l’Emilia-Romagna circa 10 e noi solo 6,3 euro a testa”. Basta pensare che “i nostri treni mediamente sono più lenti di 15 minuti rispetto
agli altri- analizza Moretti – e parlo di quelli che usa chi va a lavorare e chi studia”.
Se vince il centro sinistra in Veneto,un consigliere regionale prenderà lo stesso stipendio di un sindaco di un comune capoluogo. Non ci sara’ una riduzione del numero dei consiglieri regionali in Veneto, “perché diminuirebbe la democrazia, ma rivedremo le prebende”. Lo dice oggi a Limena, nel quartier generale della candidata del centro sinistra, Alessandra Moretti, il coordinamento di Sel Veneto, Dino Facchini, seduto accanto alla stessa Moretti, che i vendoliani appoggeranno nella corsa per Palazzo Balbi, assieme ai Verdi.
È quindi intenzione dello schieramento di centro sinistra, conferma Moretti, abbassare i costi della politica, “un consigliere regionale prenderà quanto un sindaco di un Comune capoluogo”.
Il centro sinistra in Veneto vuole il reddito di cittadinanza, sul modello di quello del Lazio. È l’annuncio che arriva oggi dalla candidata alla Regione Veneto, Alessandra Moretti, che dal suo comitato elettorale a Limena, in provincia di Padova, ufficializza l’alleanza con Sel e i Verdi. “Nel Lazio- afferma l’esponente dem- lo abbiamo fatto e pensiamo a una iniziativa che non sia mero assistenzialismo, ma accompagnamento alla professione”. Accanto a lei, Dino Facchini, coordinatore regionale di Sel, lancia questo e altri provvedimenti, che lo schieramento e’ intenzionato a fare. Come quello di “un ruolo attivo della Regione nella programmazione sul lavoro”. Gli alleati lo stanno costruendo “come modello per reinserire nel mondo del lavoro chi ne e’ uscito”, aggiunge.
A chi gli chiede se questo basti a far digerire a Sel e Verdi il Jobs act, Facchini replica che “quello ci divide a livello nazionale, e ipotizziamo diverse azioni importanti, come queste, a livello regionale”.