Si riuniranno domani alle ore 18 a Villa Patt di Sedico i soci di Bim Gsp per approvare il bilancio preconsuntivo 2014 ed il piano industriale 2015-2017.
Degni di nota gli highlights che Giuseppe Vignato, amministratore di Gsp, sottoporrà ai presenti: 14,4 milioni i metri cubi d’acqua consumata, 34 milioni di euro il bollettato record nel 2014, 2 milioni di euro i risparmi gestionali realizzati, 13 milioni di euro la cassa generata nel 2014 e 20 milioni l’obiettivo per il triennio 2015-2017, 5 milioni di euro l’incremento del patrimonio di in due anni, 60 milioni di euro il debito a fine 2014 (calato di 27 milioni dal 2012) con obiettivo di arrivare a 40 milioni entro il 2017, 6 milioni di euro gli investimenti conclusi nel 2013-14 e altri 15 milioni da realizzare entro il 2017.
“Con questo nuovo piano industriale – afferma Vignato – confermiamo di voler continuare con il management e i lavoratori di Bim GSP sulla strada di una sempre maggiore efficienza gestionale e della crescita delle attività di investimento che mettano al centro il miglioramento dell’ambiente a favore dei cittadini e del settore turistico, ottenendo altresì ricadute positive per l’indotto e l’occupazione locali”.
Consumi d’acqua. Negli anni si è assistito ad un graduale calo dei consumi: dai presunti 17 milioni di metri cubi del 2004, la società è passata a fatturane 16 milioni nel 2007, poi calati a 15 nel 2011. Negli ultimi anni i consumi si sono assestati a 14,4 milioni. “Questa riduzione – commenta l’Amministratore Unico di Bim Gsp Giuseppe Vignato – è da imputare alla maggiore oculatezza nel consumo da parte delle utenze domestiche e delle attività produttive, dalla crisi economica che ha colpito parecchie imprese e dall’ultima primavera-estate molto piovosa. Le letture dei contatori, completate su quasi il 100% degli utenti, danno ormai per consolidata l’ulteriore riduzione di oltre 400.000 metri cubi nel 2014 che equivale a minori entrate per mezzo milione d’euro. Un calo significativo, che verrà assorbito dai risparmi gestionali”.
Fatturato. Dei 34 milioni di euro di bollettato record nel 2014, 26 milioni sono relativi al fatturato di competenza dell’anno e 8 milioni sono il recupero di due anni di addizionale (2013-2014) e delle fatturazioni di anni precedenti in alcuni Comuni; dal 2015 in poi il fatturato sarà stabilizzato a 26 milioni di euro annui.
I risparmi. Nel 2014 i costi gestionali totali sono scesi rispetto al 2012 di 1,8 milioni di euro con una proiezione di 2 milioni nel 2015 pari ad un meno 7% medio. Le principali riduzioni sono state ottenute nelle spese di manutenzioni ordinarie, con un meno 16% grazie alla più efficiente organizzazione dei lavori di cantiere, all’utilizzo delle squadre interne rispetto al ricorso ad appalti esterni, alla riduzione dei costi dell’energia elettrica diminuiti dell’11% grazie agli efficientamenti apportati a molti impianti. Ridotti anche gli oneri finanziari grazie al minor indebitamento con le banche. “E per il futuro – dichiara Vignato – si punta ad ulteriori risparmi rimettendo a gara tutti i servizi”.
Cassa generata. Tra maggiori entrate e minori spese, la nuova cassa generata nel 2014 è stata di 13 milioni di euro, contro i 6 milioni dell’anno precedente. E’ servita per abbattere debiti (10 milioni verso banche e 3 dei Comuni) e per mantenere regolari i pagamenti verso fornitori ed altri creditori. “Nei prossimi tre anni del piano industriale – spiega Vignato – l’obiettivo è di realizzare nuova cassa per 7 milioni di euro all’anno (in totale oltre 20 milioni) e serviranno a rimborsare rate dei mutui e ad azzerare vecchi debiti ai Comuni”.
L’indebitamento. Grazie agli utili, alla cassa generata e alle cessioni di gas e idroelettrico, in due anni il patrimonio è salito di 5 milioni di euro mentre l’indebitamento complessivo risulta in decisa picchiata: partendo dal 31 dicembre 2012, infatti, quando l’indebitamento ammontava a 87 milioni di euro, al 31 dicembre 2014 scenderà a 60 milioni registrando una riduzione di 27 milioni di euro. “Il nostro obiettivo – dichiara Vignato – è di far scendere il debito sotto i 40 milioni di euro entro fine 2017 e di far salire il patrimonio a 22 milioni di euro con l’aggiunta di altri 5 milioni”.
Investimenti. Ai 6 milioni di euro di investimenti realizzati negli ultimi due anni, si aggiungeranno i 15 milioni in cantiere nei prossimi tre anni. I principali interventi sono per il potenziamento dei depuratori e delle fognature e riguarderanno i comuni di San Pietro, Calalzo, Pieve di Cadore, Feltre, Arsiè, Belluno, Longarone, Pieve d’Alpago e Falcade (in quest’ultimo è previsto un nuovo depuratore). Sul fronte acquedotti sono programmate opere a Limana, Lentiai, Lamon e Domegge di Cadore, oltre ad una serie di lavori minori che riguarderanno tutti i Comuni.