I fondi per la sistemazione della frana di Cancia a Borca di Cadore ci sono. Il capo dell’unità di missione contro il dissesto istituita presso la presidenza del consiglio dei ministri, Erasmo d’Angelis, durante un colloquio con il deputato bellunese Roger De Menech, ha confermato questa mattina lo stanziamento di 22,6 milioni di euro.
«Quello che emerge», sottolinea De Menech, «è la nuova modalità operativa del governo: lo Stato stanzia fondi consistenti per fronteggiare il dissesto, ma chiede agli enti locali tempi rapidi e certi per gli interventi».
Purtroppo, finora i lavori sono stati avviati solo parzialmente, nonostante i finanziamenti statali fossero certi. Per Cancia i fondi sono stati resi disponibili alla Regione Veneto in base alla legge Sarno n. 267 del 1998 e successive integrazioni.
L’attuale governo, attraverso l’unità di missione diretta da D’Angelis, ha svolto una verifica puntuale dei lavori finanziati, progettati e mai cantierati oltre a sollecitare la Regione ad accelerare l’avvio dei lavori. In mancanza di risposte, il governo ha revocato i fondi con la legge di Stabilità e li ha stanziati tra gli interventi che saranno eseguiti attraverso un commissario.
«In sintesi», conclude De Menech, «dove gli enti locali e le Regioni mostrano difficoltà a procedere, il governo recupera l’iniziativa propria. Del resto su una materia così delicata, le perdite di tempo non sono più accettabili».