“I sindaci bellunesi e le imprese locali si aspettano molto dal fondo Brancher. Accelerare i tempi è un dovere che la nuova dirigenza del Comitato paritetico deve prendersi. Il Pd, in particolare, non ha più alibi”. Questa la replica del senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli alle dichiarazioni del collega e neopresidente del Comitato paritetico Roger De Menech. “Non mi piace la polemica, ma a De Menech devo ricordare che la nuova governance del Fondo per i comuni di confine non ha sbloccato proprio nulla. La stessa ministra Lanzetta, rispondendo a una mia precisa interrogazione dell’aprile scorso (quindi ben prima dell’istituzione del nuovo comitato paritetico), riferiva che la provincia di Bolzano aveva sbloccato i fondi per il 2011 e che entrambe le province autonome erano pronte a erogare i finanziamenti 2012. Detto questo, guardo al futuro augurandomi che il nuovo Comitato paritetico acceleri i tempi dando a comuni e imprese le risposte che meritano”. “I ritardi nell’erogazione del fondo Brancher sono stati provocati principalmente dai ricorsi di alcuni Comuni; questo ha portato a una sospensione dell’attività in attesa che la questione si risolvesse in via definitiva. Quanto alla Provincia di Bolzano”, prosegue Piccoli, “sappiamo tutti che Durnwalder voleva cambiare le carte in tavola destinando la sua quota solo e soltanto ai comuni direttamente confinanti con l’Alto Adige, 6 comuni su 48. Lo stesso padre del Fondo, Aldo Brancher, lo ha confermato nei giorni scorsi”. “Nessuno vuole piantare bandierine, ma serve chiarezza. Dire che i soldi sono stati sbloccati con la prima riunione del comitato paritetico è una barzelletta”, conclude Piccoli. “Mi auguro solo che si vada avanti. Il Pd ha la maggioranza e una solida alleanza con l’Svp: non ha più alibi”. |