La prima neve è arrivata, sulle cime dolomitiche, e tanto è bastato per far tornare la fiducia tra gli operatori in vista dell’ormai prossima apertura degli impianti, a cominciare dal circuito Dolomiti Superski, più di mille chilometri di piste e 450 impianti di risalita distribuiti tra le province di Belluno, Trento e Bolzano. Nel Bellunese, gli addetti sono già al lavoro e l’inizio della stagione sciistica non è lontano: sabato 29 novembre aprono i primi impianti a Cortina d’Ampezzo e nell’area del Civetta (Alleghe, Selva di Cadore, Val di Zoldo), per San Nicolò (da venerdì 5 dicembre) si tornerà a sciare anche nell’area di Falcade-Passo San Pellegrino, di Arabba-Marmolada e del Nevegàl. Per l’Immacolata (l’8 dicembre) dovrebbero riaprire anche le piste di Sappada e di Misurina – tempo permettendo, ovviamente – mentre per le sciate in Auronzo bisognerà aspettare la seconda metà di dicembre.
Dopo che lo scorso febbraio era stata danneggiata da una valanga, torna in funzione per la nuova stagione la seggiovia Padon, che collega la Marmolada con la zona di Arabba: 250 chilometri di piste sci ai piedi, senza mai dover prendere la macchina. Da Arabba si può continuare un giorno intero per il Sellaronda, il Giro dei quattro passi che circumnaviga lo splendido ex atollo tropicale del Sella.
Per la sicurezza di atleti e appassionati, in questi giorni vengono installati 18 dispositivi O’Bellx – un sistema a gas che consente di provocare e controllare il distacco delle masse di neve instabili, che potrebbero altrimenti rovinare a valle improvvisamente: “Siamo alla fase finale. Il posizionamento dei basamenti in acciaio fissati al terreno – conferma Ilario De Vallier, caposervizio della Società impianti a fune Padon spa – è quasi completato, procederemo ora con la collocazione tramite elicottero del modulo funzionale, cuore del sistema, costituito da una cupola all’interno della quale si trovano il cono d’esplosione e le bombole di riserva dei gas ossigeno e idrogeno”.
Anche in Nevegàl si lavora per l’apertura: cinque cannoni sparaneve in più rispetto all’inverno passato sono in funzione da metà novembre per garantire la fruibilità di una parte almeno delle piste. L’obiettivo è tornare a sciare anche sulla Grava, che l’anno scorso era rimasta chiusa.
A Cortina d’Ampezzo, come sempre, la stagione sarà inaugurata dalle piste della ski-area del Faloria: “L’obiettivo dell’anno – secondo Stefano Illing, di Cortina Turismo – è fare meglio quello che già facciamo bene: garantire l’apertura e la battitura delle piste, naturalmente, ma anche curare la qualità del servizio di contorno, con un occhio di riguardo per la gastronomia”. Le cime attorno alla Regina delle Dolomiti sono già imbiancate, come molte altre crode dell’alto Bellunese: si fanno arancio al tramonto e illividiscono con la pioggia, stanno lì indifferenti alla nuova stagione invernale che presto avrà inizio.