Nella Giornata mondiale del diabete 2014, le associazioni fra persone con il diabete e le società scientifiche fanno chiarezza: il diabete in sé non è un costo per la collettività. Lo diventa se le persone non ricevono dalla Regione i supporti necessari per combatterlo.
Sulla base delle valutazioni della Regione Veneto, si può stimare che a Belluno e provincia 13.000 persone (il
6,1% della popolazione) sappiano di avere il diabete (altre 5.500 ancora non lo sanno). Diabete Italia, espressione delle associazioni fra persone con diabete e delle società scientifiche della diabetologia, coordina la Giornata mondiale del d diabete e preme affinché le Regioni si mettano a fianco degli sforzi fatti ogni giorno dalle
persone con diabete, ottenendo così risparmi ‘veri’ e non riduzioni solo contabili.
Se il diabete è ignorato o gestito male, se la persona non è correttamente istruita e motivata, avrà spesso la
glicemia alta e questo sul lungo termine potrà portare a dei danni. L’iperglicemia, infatti, danneggia arterie e
capillari, moltiplicando il rischio di ictus, ischemie e infarti e provocando col tempo seri danni ai reni, alla vista e
ai piedi.
«Ci aspettiamo che la Giunta della Regione Veneto approvi il Modello di rete regionale per l’assistenza
diabetologica previsto nel Piano socio sanitario regionale 2012/2016 e avvii i Percorsi diagnostico terapeutici.
Tutte le 300 mila persone con diabete in Veneto devono essere curate nel modo più appropriato allineando la
qualità ai livelli più alti: senza sprechi e senza ‘tagli’ tanto miopi quanto ingiusti» afferma Giovanni Franchin, coordinatore delle associazioni diabetici della Regione Veneto.
La Giornata mondiale del diabete cade il 14 novembre ma la gran parte degli eventi si tengono sabato 15 e
domenica 16 novembre. In 500 città in tutte le province d’Italia, compresa Belluno, si terranno incontri
d’ informazione, e sarà possibile valutare gratuitamente il proprio rischio di sviluppare il diabete e parlare con
persone e con medici che da tempo vivono e affrontano il problema.