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domenica, Settembre 8, 2024
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Approvato il bando regionale di 35 milioni per le piste ciclabili. Ecco i suggerimenti degli Amici della bicicletta

amici della biciclettaLa Regione Veneto ha approvato un bando di 35 milioni di euro per la realizzazione di piste ciclabili. E’ un’ottima notizia, mitigata dal fatto che purtroppo non c’è un sistema coordinato fra Regione, Province e Comuni che individui in modo condiviso le priorità su cui intervenire. I tempi sono molto stretti (60 giorni per presentare i progetti).
Indispensabile è il coordinamento degli enti locali, Provincia, Comuni, ecc., affinché questa possibilità sia sfruttata nel migliore dei modi, evitando sprechi o interventi non finalizzati a risolvere i tanti problemi e pericoli presenti nel territorio provinciale per la circolazione in bicicletta e a piedi. Questo è l’auspicio di FIAB Belluno-Amici della Bicicletta e delle altre associazioni che si adoperano per lo sviluppo della mobilità ciclistica nel nostro territorio e che già si sono attivate per contribuire a questo obiettivo.

In primo luogo riteniamo necessario impegnarsi per una ciclovia tra Belluno e Feltre, dove purtroppo scontiamo l’inazione pressoché totale della Provincia, che pure nel 1999 aveva commissionato uno studio di fattibilità rimasto lettera morta: il primo stralcio, Salce-S.Fermo, finanziato nel 2000 grazie alla legge 366/98, non è ancora stato realizzato!
La viabilità ciclopedonale in Valbelluna ha fatto significativi passi avanti solo in sinistra Piave, grazie all’operato di Comuni e associazioni di volontariato. Sono in corso i lavori della ciclabile Trichiana-Mel, che vanno ad aggiungersi a quanto già fatto nei comuni di Limana e di Lentiai. In quest’ultimo già ci sono ottimi riscontri, anche economici, legati alla
frequentazione di quel tratto della Via Claudia Augusta Altinate, soprattutto da parte di cicloturisti stranieri, e al coinvolgimento di operatori locali, alberghi, noleggiatori di bici, ecc. I quattro Comuni hanno deciso di gestire in modo coordinato lo sviluppo dell’itinerario, speriamo bene, ma è necessario che si muovano anche il Comune capoluogo e la Provincia.

In destra Piave ci sono maggiori problemi e c’è stato minore impegno degli enti locali. In particolare è pessima l’uscita da Belluno in direzione di Feltre, sia in destra che in sinistra Piave, e poi molto pericolosi i tratti da Santa Giustina a Busche e da Busche all’incrocio per Nemeggio. Unica nota positiva: finalmente è stato allargato il ponte sul Cordevole a
Bribano, sulla statale 50, con passerella di m. 2,20 per le bici e i pedoni.
Allargando lo sguardo all’intero territorio provinciale, lavori molto importanti sono in corso nei comuni di Pieve di Cadore e Castellavazzo e nella zona compresa tra Ponte nelle Alpi e il lago di S. Croce, fondamentali per il collegamento cicloturistico tra le Dolomiti, Belluno e Venezia.

In comune di Cortina è stato finalmente installato il semaforo a chiamata all’inizio dell’abitato (attraversamento della statale in curva senza visibilità), annunciato come imminente sui giornali locali due anni fa. Mancano però sempre circa 400 metri di pista da Acquabona verso sud, dove bisogna ancora percorrere la statale o scendere a Pian da Lago e
proseguire su un sentiero stretto e malagevole!
Per maggiori dettagli riguardo la Valbelluna, sul sito internet www.bellunoinbici.it si può leggere e scaricare la “Relazione sulla percorribilità ciclistica tra Belluno e Feltre in fondo valle – destra e sinistra Piave” con le relative mappe.

Direttivo FIAB Belluno-Amici della Bicicletta

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