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domenica, Settembre 15, 2024
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Distretti di commercio. Aperto un bando con 5,7 milioni di finanziamenti

Isi Coppola
Isi Coppola

“I Distretti del commercio sono una progettualità di grande innovazione, all’interno della cornice totalmente nuova disegnata dalla legge regionale sulle politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nel Veneto (n. 50/2012)”. Lo ha evidenziato l’assessore regionale allo sviluppo economico e al commercio Isi Coppola presentando ieri a Venezia il bando per il finanziamento di progetti-pilota finalizzati all’individuazione dei Distretti del commercio. Erano presenti rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione e degli enti locali. La misura complessiva del finanziamento regionale ammonta a 5,7 milioni di euro (a cui potrà aggiungersi il cofinanziamento dei comuni). Le domande vanno presentate dai comuni in forma singola o associata, anche su iniziativa delle organizzazioni delle imprese del commercio e dei consumatori, entro il 28 novembre.

Anche per le attività commerciali la grande sfida da affrontare – ha detto l’assessore – è quella della competitività e una risposta all’attuale crisi economica delle città e dei territori può venire da strumenti come questo, che mettono in sinergia pubblico e privato. E’ un’esperienza pilota a livello nazionale che rientra in una visione assolutamente nuova dello sviluppo economico a 360 gradi, ben articolata e di cui il commercio è parte integrante. “Arriva al termine di un percorso condiviso con le associazioni di categoria e il territorio, che ha già dimostrato di essere pronto a rispondere positivamente – ha sottolineato l’assessore Coppola – e intende ridare valore alla polarità del commercio nei centri urbani, superando anche la contrapposizione con la grande distribuzione che diventa uno degli attori”.

I Distretti del commercio sono aree di rilevanza comunale o intercomunale nelle quali i cittadini e le imprese, liberamente aggregati, qualificano il commercio come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle risorse di cui dispone il territorio al fine di accrescerne l’attrattività, rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle sue polarità commerciali. Il distretto è costituito da attività commerciali di vendita al dettaglio e di somministrazione, ma anche da altre tipologie di attività produttive e di servizi. La guida sarà affidata alla figura professionale del “manager del distretto”, individuato dai partners, e gli impegni dei soggetti aderenti ai distretti saranno regolati da un “accordo di partenariato”. Il partenariato dovrà essere costituito dal comune, da almeno due organizzazioni delle imprese commerciali e dei servizi e da imprese prevalentemente del commercio ma comunque aperto anche ad altri soggetti.

Il bando prevede, tra l’altro, misure di finanziamento per interventi strutturali, comunicazione e animazione del territorio, miglioramento dei servizi legati all’accoglienza turistica per favorire la fruizione dei luoghi di interesse commerciale, enogastronomico, della produzione artistica e creativa. I programmi di intervento avranno una durata di 18 mesi (dall’1 gennaio 2015 al 30 giugno 2016) con possibilità di proroga fino a 24 mesi. Il bando prevede alcuni rilevanti fattori di premialità nell’assegnazione dei contributi in presenza di misure di fiscalità di vantaggio, di politiche di riuso delle unità immobiliari commerciali sfitte nei centri storici e urbani, di avvio di nuove imprese commerciali da parte di lavoratori espulsi dai processi produttivi.

Nel corso della presentazione, il prof. Luca Tamini del Politecnico di Milano ha brevemente illustrato anche un report su quello che ha definito un “tema emergente”, quello cioè del riuso e della gestione unitaria di immobili commerciali sfitti e inutilizzati in ambito urbano e delle ricadute positive che possono derivare proprio dall’introduzione dei Distretti del commercio.

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