Passata la scadenza per il versamento della prima rata TASI è possibile tracciare un bilancio delle ultime settimane che hanno visto impegnati a ritmo sostenuto gli uffici Caf Cisl Belluno, per rispondere a tutte le perplessità e i bisogni dei cittadini.
“Abbiamo avuto una grande affluenza da parte dei cittadini che dovevano pagare la TASI – afferma Antonio Miotto, Responsabile del CAF CISL di Belluno – Molti Comuni, non solo i più piccoli ma anche i più grandi, non sono stati in grado di inviare ai cittadini il modulo precompilato per il versamento, di conseguenza le persone hanno avuto necessità di assistenza per calcolare i tributi. Troppo complicata infatti la lettura dei regolamenti, e troppe variabili di disposizioni e calcoli da Comune a Comune, hanno indotto molti cittadini a chiedere aiuto. Parte della confusione è stata generata anche dal fatto che le scadenze sono state diverse da realtà a realtà, così come l’iniziale decisione di alcuni Enti Locali di non deliberare la TASI entro Maggio, ma di introdurla in un secondo momento, che ha colto impreparate molte persone.”
Un quadro complesso quindi dentro il quale si fa fatica a fare sintesi, viste le diverse modalità di applicazione della tassazione, tra i vari Comuni.
“Non può essere gestita così la tassazione locale – commenta Anna Orsini Segretario Generale Aggiunto della Cisl di Belluno Treviso – Da un paio di anni a questa parte è un continuo cambiare tasse, aliquote, tempistiche e regole ed alla fine, nonostante i buoni annunci, la pressione fiscale complessiva ed il peso che i cittadini devono sopportare è aumentato. Non addossiamo le responsabilità agli Enti locali che spesso sono chiamati a decidere in una confusione normativa ed una totale incertezza delle risorse che verranno assegnate. E’ evidente però – prosegue Orsini – che la partita non può essere affrontata in questo modo, e che i cittadini hanno diritto, per tempo, ad avere chiarezza su quanto sono chiamati a contribuire, come e con quali scadenze. Hanno diritto inoltre a tutta la trasparenza e la coerenza possibile tra soggetto che tassa e destinazione delle risorse.”
“C’è poi il tema dell’equità e della sostenibilità del peso fiscale: la manovra che il Governo sta varando prevede nuovi tagli – probabilmente lineari anche se si attendono i decreti attuativi- nei confronti degli enti locali, compresi quelli virtuosi. Concordo sulla necessità di una spending review seria, che vada a colpire gli sprechi e le spese ingiustificate, ma non è accettabile un taglio indiscriminato dei trasferimenti agli enti locali. C’è il rischio che si finisca per ridurre i servizi o aumentare le tasse. Non si può sempre risolvere tutto così – conclude Anna Orsini – è ora, anche per i Comuni, di mettere in campo scelte coraggiose, unendo servizi e territori per fare economie di scala senza le quali il conto lo pagano sempre i cittadini.”