Taibon Agordino (BL), 04-10-14 Primo di cordata, M.D.Z., 21 anni, di Sondrio, stava scalando con il padre la via Cassin alla Torre Trieste quando, sul secondo tiro, è volato per una decina di metri, sbattendo sulla parete. Contattato il 118, sul luogo dell’incidente è stato inviato l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che ha prima imbarcato un soccorritore della Stazione di Agordo per individuare velocemente l’infortunato. Dalla ricognizione si è appurato che per avvicinarsi al punto in cui si trovavano i due rocciatori, un tratto strapiombante della parete, era necessario utilizzare il gancio baricentrico.
Un secondo soccorritore è stato quindi chiamato in supporto alle operazioni e i due soccorritori di Agordo, assieme al tecnico del Soccorso alpino dell’equipaggio, sono stati trasportati fino in quota utilizzando un gancio baricentrico di 100 metri. Sbarcati in parete, hanno imbarellato direttamente il giovane, recuperato poi dall’eliambulanza con il tecnico di elisoccorso, per trasportarlo all’ospedale di Belluno, con sospetti traumi al bacino e a una caviglia. Il padre del ragazzo, rimasto con gli altri due soccorritori, è sceso in corda doppia con loro, per essere poi accompagnato ad Agordo da un’altra squadra sopraggiunta in jeep.
L’intervento fatto oggi sulla Via Cassin alla Torre Trieste evidenzia la professionalità dei soccorritori, innanzitutto per la misura (100 metri) utilizzata nell’operazione al gancio baricentrico, e anche per le condizioni operative estreme (trauma colonna) che hanno reso necessario imbarellare il ferito in piena parete da parte dell’equipaggio dell’elisoccorso del Suem118/Cnsas e del personale della Stazione di Agordo.