Si è tenuta questa mattina in Prefettura, nell’ambito della Conferenza provinciale permanente, la riunione dell’Osservatorio provinciale sull’incidentalità stradale, istituito ai sensi della direttiva del Ministro dell’Interno del 14 agosto 2009.
Vi hanno partecipato il capo di Gabinetto della Prefettura, il questore, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, il comandante della Sezione di Polizia stradale di Belluno ed i rappresentanti del Comando provinciale dei Carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, della Provincia di Belluno, del Comune di Belluno, dell’Anas, di Veneto Strade ed il direttore dell’Automobile club di Belluno.
I dati, illustrati dai rappresentanti della locale Sezione di Polizia Stradale, riguardano gli incidenti stradali con conseguenze mortali o con feriti, rilevati nella provincia di Belluno.
Sono esclusi dal monitoraggio gli incidenti con soli danni a cose.
Nella seduta odierna sono stati analizzati, in particolare, i dati inerenti al secondo semestre 2012 ed all’intero anno 2013.
Nel corso dei lavori è emerso che:
- negli anni 2012 e 2013 si è registrato un calo dei sinistri stradali rispetto al biennio 2010 – 2011 (854 per il 2012/2013 a fronte dei 1038 del 2010/2011);
- il numero dei decessi, già calato nel 2012 (quando vi furono 22 vittime) rispetto al 2011 (28 decessi), ha subito una significativa diminuzione nel 2013 nel corso del quale si sono registrati 12 morti con un calo percentuale, rispetto al 2012, del 45,4%;
- l’indice di mortalità, che evidenzia il numero di morti ogni 100 incidenti, si è attestato – nel 2013 – a 2.8 facendo così registrare un positivo abbassamento rispetto ai dati relativi agli anni 2011 e 2012 quando il suddetto indicatore si era attestato su valori nettamente superiori (rispettivamente, 5.3 e 5.1).
Infine, la Polizia stradale ha sottolineato che le principali cause di incidentalità sono tuttora da ricondurre all’eccesso di velocità anche se non sono da sottovalutare altri comportamenti scorretti alla guida quali la mancata precedenza, la mancata distanza di sicurezza e, più in generale, la guida distratta.
Anche la guida in stato di alterazione psicofisica per assunzione di alcol o stupefacenti incide in maniera significativa sull’incidentalità ove si tenga conto che, nel secondo semestre del 2013, nel 9,4% degli incidenti con feriti o deceduti è stato riscontrato tale tipo di violazione delle norme di comportamento.