Stamani alle 12.30 a Milano è stato perfezionato il contratto preliminare di cessione degli asset industriali di ACC Compressors s.p.a. in amministrazione straordinaria al Gruppo Wanbao Compressor di Guangzhou (PRC). Il closing formale dell’operazione avrà luogo una volta intervenute le autorizzazioni di rito da parte delle competenti autorità cinesi: l’impegno è a completarne l’iter entro 90 giorni. Il Gruppo Wanbao ha anche versato la prima rata del prezzo convenuto di 13,3 milioni di euro, pari al 15%, e ha rilasciato, attraverso la Industrial & Commercial Bank of China, fideiussione a garanzia delle rate residue.
Ora inizia un interim period, che durerà sino al closing, in cui la gestione sarà affidata ancora al commissario straordinario Maurizio Castro, ma vedrà il progressivo coinvolgimento dell’acquirente cinese. Il Gruppo Wanbao provvederà nel frattempo a costituire una NewCo di diritto italiano, cui saranno “girati” gli impianti e le tecnologie di ACC e che assumerà nell’arco di un anno dal closing 455 degli attuali 596 addetti dello stabilimento di Mel e degli uffici di Pordenone. I lavoratori non assunti da Wanbao resteranno in Cassa Integrazione Guadagni straordinaria, e saranno destinatari delle iniziative di ricollocazione messe in campo dalle Regioni Veneto e Friuli.
La procedura di amministrazione straordinaria per ACC, entrata dopo la sua cessione da parte del Gruppo Electrolux a una serie di fondi speculativi in una crisi tanto profonda da condurla a una drammatica insolvenza, è iniziata il 28 giugno 2013; il 26 luglio 2013 è stato presentato il Piano Industriale del commissario per il salvataggio e la cessione a un partner internazionale dell’insediamento industriale di Mel; il 18 novembre 2013 il pool degli istituti di credito coinvolti nel crac ha dato il suo sostegno al percorso; il 29 novembre 2013 è stata avviata l’asta per la cessione, che si è conclusa il 18 aprile 2014 con l’offerta vincolante di Wanbao; il competente Ministero dello Sviluppo Economico ha proclamato Wanbao aggiudicatario il 1. luglio 2014; e il 4 agosto 2014 è stato raggiunto con le Organizzazioni sindacali l’accordo di ratifica della cessione e di definizione delle relative condizioni occupazionali e retributive.
“Un cammino complesso e difficile – afferma il commissario straordinario Maurizio Castro – , sempre sostenuto dai lavoratori, dalle rappresentanze sociali, dalle istituzioni locali, dal Governo nazionale, che ha trovato oggi il suo sostanziale compimento, segnando la resurrezione di una esperienza industriale che ha segnato la storia dell’elettrodomestico in Europa e che potrà continuare a essere un punto di riferimento tecnologico per tutto il territorio”.