Magari averne avuti di docenti così……..Franco Coppoli, docente di italiano e storia in un istituto per geometri di Terni, lo scorso marzo, durante le sue ore di insegnamento aveva rifiutato l’ingresso della polizia nelle classi per un controllo antidroga con un perentorio: “Qui non siamo in caserma!”, non aveva interrotto la lezione opponendosi all’irruzione e informando gli uomini di stato che esercitando un pubblico sevizio era tenuto a rifiutare la richiesta di far perquisire ed intimidire una ventina di minorenni, dato che non era stato emesso alcun mandato.
Porto la mia solidarietà totale a questo docente che ha semplicemente continuato a fare il suo lavoro, proteggendo i suoi alunni da un primo assaggio di violenza associata al senso di umiliazione e impotenza che altri meno fortunati hanno già avuto modo di affrontare sull’asfalto, lasciandoci in alcuni casi la vita…..
In quella stessa occasione erano stati setacciati da uomini e cani altri 3 istituti superiori della città di Terni e il risultato di questa titanica operazione era stato, su migliaia di studenti, il sequestro di ben 5 grammi di hashish e marijuana……
La scuola giustamente ha il compito di insegnare a vivere nella società ma proprio perché sono ragazzi e per di più minorenni non è ammissibile che i metodi siano gli stessi adottati dentro le strutture carcerarie: sventramento delle celle con cadenza settimanale in puro stile gestapo.
Il docente in questione non è stato arrestato, non è stato licenziato, è stato solo “castigato” con l’ allontanamento dal servizio per 12 giorni con relativa decurtazione dello stipendio….. solo per aver voluto fare quello che era suo dovere fare: ostacolare un’ispezione non autorizzata, tutelare i suoi alunni da un evento che avrebbe potuto arrecare danni a quelli con maggiori fragilità e insicurezze e salvaguardare l’immagine della scuola pubblica.
Annamaria Fiume