“Il sindaco di Ponte nelle Alpi apra gli occhi. E con lui anche la maggioranza, che sembra avere le fette di salame sugli occhi: proprio ieri il ministro Alfano in aula del Senato ha chiaramente detto che l’Italia è a rischio attentati”. Il primo cittadino “non si rende conto del rischio a cui sta esponendo i bellunesi. Quei luoghi sono potenziali bacini di reclutamento jihadista, la cronaca parla chiaro”.
Così la senatrice leghista Raffaela Bellot sul caso della moschea a Ponte nelle Alpi, Comune già segnato dalle vicende di Ismar Mesinovic, morto ad Aleppo tra i miliziani jihadisti e Karamaleski, macedone andato a combattere con i ribelli contro le truppe del presidente siriano Bashar al-Assad.
“Il buonismo delle giunte Pd, incapaci di scelte radicali a favore della propria popolazione, sta spalleggiando la rete islamica ben sapendo che in quei luoghi si fa attività politica, proselitismo e propaganda, con il rischio di alimentare lo sviluppo di cellule terroristiche sui territori”. “Ogni nuova apertura di una moschea è una minaccia che ci portiamo in casa. Le politiche del Pd sono dannose e un rischio per la sicurezza pubblica. Fermare le moschee è un dovere morale. La Lega Nord farà opposizione durissima”.
Bellot lancia l’allarme anche sull’altro luogo di culto in predicato di essere realizzato, a Fonzaso: “L’attuale amministrazione prosegua quanto già avviato sulla linea del rispetto della volontà popolare dettata dalla raccolta di oltre mille firme contrarie all’insediamento”.