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mercoledì, Settembre 11, 2024
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Nuove tecnologie forestali in bella mostra nei boschi di Mezzomiglio a Farra d’Alpago

recupero legname leggeraOltre 150 addetti ai lavori provenienti da diverse parti d’Italia hanno partecipato ieri alla prima giornata di dimostrazione di gestione e sfruttamento integrato delle risorse boschive con l’utilizzo di mezzi innovativi specializzati, organizzata dal consorzio Cogefor (ditte boschive, segherie e produzione biomasse) nell’ambito dell’attività di ManforC.BD per la gestione multipla delle foreste e con il contributo del progetto europeo transfrontaliero Life. “Abbiamo voluto dare un’impronta particolare a questo tipo di manifestazione con l’utilizzo dimostrativo di speciali macchinari a misura d’uomo adatti alla nostra realtà fatta di foreste che crescono perlopiù in luoghi impervi diversamente da quelle presenti nell’Est e nel Nord Europa”, spiega il tecnico della Cogefor Antonio Bortoluzzi. Un progetto di valenza nazionale a cui il Veneto partecipa con il Cansiglio e Lorenzago di Cadore. Nei fitti boschi di Mezzomiglio (Farra d’Alpago fa parte della filiera certificata) si sta svolgendo quindi una due giorni dimostrativa (le prove proseguiranno per tutta la giornata di oggi) con un cantiere semplificato al quale è stata applicata la migliore tecnologia esistente in Italia e in Europa. recupero tronchi con fune in poliamide leggeraMacchinari innovativi creati ex novo dai costruttori Bernardi, Valentini e Pezzolato che oggi rappresentano il meglio della gamma disponibile sul mercato. Ieri all’opera si sono visti tre mezzi specializzati per operare in spazi ristretti: il Valentini “V1000” per il recupero di legname e biomasse in zone impervie (cattura tronchi alla distanza di 1 km e lavora sia in salita che in discesa); il Bernardi “Forwarder”, un carro per il trasporto dei tronchi le cui caratteristiche principali sono la stabilità, la possibilità di percorrere piste forestali a una buona velocità e l’abbattimento dei tempi di carico in quanto carro e motrice sono un pezzo unico e l’operatore non è costretto a salire e scendere dal trattore per compiere il lavoro; il Pezzolato “1220/820” si dimostra invece un’eccellente cippatore-camion per carreggiate ristrette (è piuttosto corto e largo solo 2 metri e mezzo), è costituito da sei ruote motrici suddivise in tre assi ed è dotato di un unico motore per la trazione e il lavoro di cippatura (i trucioli vengano sparati direttamente nel cassone). Alla manifestazione partecipa il ricercatore fiorentino Ivalsa-Cnr, Raffaele Spinelli con i suoi collaboratori. “Un luminare di livello europeo e primo in Italia”, fa presente Bortoluzzi. Squadra al completo leggeraA mettere qualche puntino sulle “i” è il vicepresidente del Cogefor, Luciano Saviane: “Bisogna curarsi di più e meglio del bosco perché si tratta di una coltivazione agricola a lungo termine. Facciamo appello soprattutto agli enti e ai proprietari pubblici di fondi boschivi che devono riuscire a gestire in maniera più oculata la risorsa forestale. Vediamo piante molto vecchie che occupano una parte consistente di terreno e che con la loro chioma a nido di cicogna impediscono la crescita di nuove piante. Oltre a far mancare ossigeno così si perde anche la possibilità di far reddito”. Alle dimostrazioni collaborano i ragazzi della scuola forestale di Feltre (un recente indrizzo dell’istituto agrario che dura 5 anni). “Giovani molto volonterosi e abili che in queste due giornate ci danno una mano per gli abbattimenti, la sramatura e il taglio dei tronchi”, aggiunge Saviane. Tra gli addetti ai lavori ieri c’era anche il sindaco di Farra, Floriano De Pra, il vicesindaco Alberto Peterle, l’assessore Fulvio Basso e il responsabile della Coldiretti di Belluno, Silvano Dal Paos.

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