Oggi, 29 agosto 2014, la ditta Antoniol di Pieve di Cadore, celebra i propri primi cinquant’anni di attività nell’ambito del commercio di oggettistica, articoli da regalo e giocattoli.
È lo stesso Mario Antoniol, fondatore della ditta oggi “sorelle Antoniol”, che con trepidante emozione ci racconta dell’importante traguardo raggiunto. Sono valori granitici quelli su cui questa meritoria attività economica, nota in tutta l’area dolomitica, si fonda. Mario infatti innanzitutto ringrazia la sua vastissima clientela, il paese di Tai ove risiede, e, soprattutto la propria famiglia, la moglie Angelina, le figlie Franca, Daniela e Paola che come lui stesso ha dichiarato, sono state in questi anni il vero e proprio motore del suo entusiasmo e coraggio nell’intraprendere, anche in momenti economicamente considerati bui, come quello che stiamo attraversando.
La visone aziendale chiara, focalizzata alla ricerca continua della qualità e distintività dei prodotti proposti, ha permesso nel tempo lo sviluppo dei diversi segmenti di mercato a cui è stato fatto riferimento. I residenti infatti, identificano in questa attività un importante servizio sia per il contesto urbano di Tai, sia per la capacità di qualificare il parco commerciale del Comune di Pieve di Cadore per l’offerta dei propri prodotti. Oltre a ciò, il turismo che ha frequentato nel tempo queste zone ha sempre apprezzato la competenza e professionalità della proposta fornita dalla ditta.
Il coraggio, la caparbietà e l’abnegazione al lavoro hanno dunque portato nel tempo i propri frutti, permettendo al negozio “Antoniol” di crescere costantemente nel tempo, cercando di rinnovarsi e ampliarsi per accrescere la capacità di offerta sempre più completa, sempre più qualificata, per i residenti e i turisti della zona. Mario Antoniol è sempre stato inoltre vicino e promotore all’interno dell’Associazione Confcommercio, facendo parte della locale consulta e assumendo con apprezzato spirito di servizio responsabilità e incarichi a favore della propria categoria e dei propri colleghi, rappresentando molte volte un forte punto di riferimento anche per le amministrazioni locali che hanno saputo recepire spunti e osservazioni.
Questa attività oggi dunque rappresenta per l’intera comunità un importante patrimonio, non solamente in termini economici, ma anzi soprattutto in termini morali e sociali, eleggendosi ad esempio a cui chi intraprende in quest’ambito potrebbe ispirarsi e rivolgersi. È auspicio di tutti dunque, trovare, passato il bivio di Tai, ancora questa insegna (per altri cinquant’anni e oltre), che molto rasserena e da lustro al paese, in un contesto economico spesso relegato nella penombra e che annaspa nella voglia di turismo.