Basta con il “meteoterrorismo” che sta danneggiando l’economia turistica del Veneto, in particolare della montagna bellunese. È questo il senso dell’interrogazione presentata dal senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli che per la prima volta chiede direttamente al Presidente del Consiglio e al Ministero dell’Ambiente di prendere delle misure contro un fenomeno che sta danneggiando sempre più il comparto, come un codice di autocondotta e un apposito apparato sanzionatorio.
“Tanti, troppi, week-end sono andati letteralmente in fumo per colpa di previsioni meteo sbagliate”, afferma Piccoli. “In tempi già difficili per l’economia è una leggerezza imperdonabile”.
Nell’interrogazione il senatore bellunese ricorda le ripetute denunce, anche recenti, degli operatori e gli appelli del governatore Luca Zaia.
“Se da un lato – grazie alla rete e alle ultime app – le previsioni meteo si sono ulteriormente radicate nelle abitudini dei cittadini, dall’altro, proprio questa tendenza, ha portato molti operatori commerciali e dell’informazione a spettacolarizzare singoli eventi atmosferici o a essere particolarmente presappochisti e superficiali, quasi dimenticando che la meteorologia è una scienza che merita rispetto e che va applicata con rigore”.
“A Belluno la situazione è ancora più difficile che altrove, come sottolineato pochi giorni fa da Gildo Trevisan, componente del direttivo del Consorzio Dolomiti, che ha denunciato come sui principali network nazionali su Belluno stazioni una nuvola “fantozziana” perenne”.
“Queste previsioni”, afferma Piccoli, “non tengono conto della variabilità tipica della montagna e del tempo nell’arco delle 24 ore. Va detto poi che il momento di fruibilità turistica varia dalle 8 alle 18”.
Nell’interrogazione Piccoli chiede direttamente a Presidenza del Consiglio e Ministero che cosa si intenda fare per porre un freno al meteo-spettacolo: “Chiedo se sia possibile arrivare a un codice di autocontrollo e a un sistema di sanzioni contro chi diffonde notizie errate o troppo parziali. I danni agli operatori sono incalcolabili”.
C’è poi un’altra questione, di natura più geografica: “Mentre il Trentino Alto Adige è sempre citato come entità a se stante, Belluno non esiste. Questo significa che se nevica su tutto l’arco dolomitico sembra che la neve sia arrivata solo al di là del confine. Anche su questo fronte serve maggiore precisione nel diffondere le informazioni sul tempo”.
