“La Regione Veneto non può chiedere a Roma quello che si rifiuta di applicare in casa propria. Anche perché, con il voto sul referendum consultivo per l’indipendenza del Veneto, ha perso una magnifica opportunità di dimostrare la propria capacità di governo”.
E’ il duro intervento del consigliere regionale Sergio Reolon nei confronti della maggioranza regionale.
“Sono 25 anni che a Belluno chiediamo il riconoscimento della specificità montana in considerazione delle peculiarità del nostro territorio. – afferma Reolon – A Venezia ci hanno derisi e presentati come piagnoni. Ora la Regione chiede al governo italiano il riconoscimento dell’autonomia sulla base delle stesse motivazioni di noi bellunesi. Bene, io affermo che il Veneto deve essere protagonista del necessario cambiamento dei rapporti tra lo Stato centrale e le Regioni, deve essere coerente e attuare subito l’art.15 dello Statuto.
L’assenza di Zaia da un dibattito su una questione destinata a cambiare l’organizzazione dello stato per i prossimi anni è la dimostrazione dell’incapacità della regione Veneto di assolvere un ruolo nazionale confermata anche dal voto in commissione sul referendum per l’indipendenza che è un modo sbagliato di affrontare la questione, marca un’ inutile e dannosa contrapposizione ed esclude la regione dai soggetti protagonisti delle riforme istituzionali. E’ un atto di irresponsabilità – conclude Reolon – , è un errore e alimenta quel fuoco populista che oggi attraversa l’Europa ma non produrrà nulla di concreto e nulla di positivo per i cittadini e le imprese del Veneto”.