È urgente che il Comune di Auronzo di Cadore deliberi a favore del referendum per il passaggio al Trentino Alto Adige-SudTirol.
Il 30 e il 31 ottobre 2005 a Lamon si è svolto un referendum per chiedere che il Comune passasse dal Veneto alla Provincia Autonoma di Trento. Con 2.377 “sì” e 155 “no”, si è avuta una netta vittoria dei favorevoli all’aggregazione. La questione dei comuni lombardi e veneti al confine con il Trentino-Alto Adige è una tematica politica sollevata nel 2003 dall’associazione di 47 comuni della Lombardia e del Veneto, confinanti con la regione Trentino-Alto Adige, al fine di sensibilizzare i propri governi regionali e quello nazionale sul malcontento dei paesi di montagna privi di finanziamenti pubblici e agevolazioni fiscali adeguati rispetto a quelli trentino-altoatesini.Il parlamento italiano per attenuare le richieste degli enti locali, nel dicembre 2005, approvò, con un provvedimento della Finanziaria, lo stanziamento di 10 milioni di euro ai comuni delle province di Sondrio, Brescia, Verona, Belluno e Vicenza confinanti con il Trentino-Alto Adige
Gli aiuti finanziari si rivelarono inconsistenti rispetto alle originali richieste avanzate, così, tra il 2005 e il marzo 2008, dodici comuni veneti, Lamon, Sovramonte, Pedemonte, gli otto comuni dell’altopiano di Asiago, Cortina d’Ampezzo, tramite referendum costituzionale approvato dalla popolazione, hanno chiesto ufficialmente l’annessione al Trentino-Alto Adige-SuedTirol.
Negli ultimi anni molti comuni del bellunese hanno chiesto, tramite referendum, di abbandonare la Regione Veneto per passare ad altra Regione. Tra pochi giorni il Comune di Comelico Superiore celebrerà il proprio referendum e i cittadini del Comelico Superiore saranno chiamati a esprimere la loro volontà circa il passaggio del loro Comune alla Regione Trentino Alto Adige-SuedTirol.
Per “chiudere” la lista dei Comuni di confine bellunesi che hanno celebrato o celebreranno il referendum per abbandonare la Regione Veneto e passare ad altra regione manca solo il Comune di Auronzo di Cadore.
Le firme necessarie a manifestare la volontà dei cittadini di Auronzo di indire il referendum per il passaggio alla Regione Trentino Alto Adige-SuedTirol sono state consegnate al Sindaco di Auronzo di Cadore già da molto tempo. Ora è necessario che venga rispettata la volontà popolare espressa tramite le firme già consegnate ed è necessario che il Consiglio Comunale deliberi al più presto la richiesta di referendum da inviare alle autorità centrali che avvieranno l’iter referendario nei tempi previsti dalla Costituzione.
Non importa l’opinione del Sindaco e dei consiglieri riguardo al quesito referendario ma solo che venga data la parola ai cittadini come essi hanno chiesto ottemperando alla richiesta del Sindaco di Auronzo quando ha correttamente preteso che fossero raccolte le firme a sostegno dello stesso.
C’è una ragione importante per la quale è oltremodo urgente che il Comune di Auronzo chieda il referendum. Ci sono anzi tre milioni e mezzo di ragioni, tanti sono gli euro che potremo presto investire sul nostro territorio sulla base del fondo ODI (Brancher) per realizzare la ciclabile fino a Misurina e la centrale idroelettrica di Malon.
Come è spiegato nella parte introduttiva di questo articolo dovrebbe essere chiaro a tutti che senza i referendum di Lamon e delle altre decine di Comuni bellunesi, senza il lavoro di quei cittadini che hanno creduto in questo importante strumento democratico, non ci sarebbe il fondo Brancher ne il Fondo Letta col quale è stato realizzato il nuovo viale di via Roma ad esempio.
Allora, se il Comune di Auronzo ha accolto con gioia la notizia dell’arrivo dei denari dei fondi perequativi, ODI e Letta, guadagnati con i referendum celebrati sino a qui, occorre anche raccogliere il testimone referendario e chiedere al più presto che anche i cittadini Auronzani possano esprimere la loro volontà circa il passaggio del nostro Comune alla Regione Trentino Alto Adige-SuedTirol.
Avanti perciò col referendum. Un referendum per unire le comunità Alpine di Belluno-Dolomiti
Silvano Martini – Auronzo di Cadore