“Alla fine la mia proposta di prorogare di altri due anni il Piano faunistico venatorio è stata accolta dal Consiglio regionale. Era l’unica strada per evitare ulteriori pasticci”.
A dirlo il consigliere regionale del PD, Sergio Reolon.
“Sarà compito della prossima legislatura fare le cose ad arte e non come questa Giunta e questa maggioranza di centrodestra hanno fatto, spendendo la bellezza di 183 mila euro per preparare un nuovo piano che si era compreso subito quanto fosse sbagliato ed incompleto. Questo per colpa dell’ostinazione del governo veneto nel non ascoltare chi aveva le maggiori competenze nel settore, ovvero le Province”.
“Sostanzialmente – conclude Reolon – era meglio lasciare le cose come stavano e quindi questa proroga rappresenta il male minore. Resta comunque l’esigenza forte di regolamentare in maniera oculata e seria questo ambito”.