“Chiediamo al Sindaco e all’amministrazione di Cesiomaggiore di esplicitare la propria posizione sull’impianto di trattamento di rifiuti liquidi speciali che sorgerà nel Comune di Lentiai in corrispondenza dell’ex impianto di depurazione di proprietà dell’ex San Marco”.
Lo chiedono Carlo Vigna e Moreno Broccon del gruppo di minoranza consiliare “Cesio Sviluppo e Territorio”
“Ricordiamo, difatti, che il progetto interessa anche il Comune di Cesiomaggiore, dato che è previsto che nel suddetto impianto siano trattate anche le acque di processo derivanti dalle lavorazioni di Lattebusche S.c.a., le quali verrebbero fatte defluire all’impianto tramite apposita condotta già installata anni fa lungo il ponte di Busche.
Pare importante ricordare che tali strutture, pur se progettate e costruite con le migliori tecnologie disponibili, portano con se il rischio di pesanti impatti ambientali, misurabili in termini di emissioni in atmosfera e in termini di scarichi idrici, in caso di problematiche che spesso interessano tali delicati impianti.
Finora si è usato impropriamente il termine di depuratore, quando invece sarebbe più corretto parlare di impianto di trattamento di rifiuti speciali: parliamo, infatti, di decine di autobotti al giorno cariche di rifiuti liquidi, in buona parte classificati dalla normativa ambientale vigente come speciali pericolosi, che ogni giorno saranno trattati nell’impianto, per poi sversare il liquido depurato nel Piave in una zona prossima ad un’area protetta (Zona di Protezione Speciale rientrante nella Rete Natura 2000), che è un bene comune ed è già stata sufficientemente sacrificata.
Pensiamo, in definitiva, – conclude l’interrogazione – che non si possa restare in silenzio di fronte a un tema così importante per la comunità e quindi sollecitiamo il Sindaco e l’amministrazione di Cesiomaggiore a prendere una posizione immediata e condivisa con la minoranza, così come fatto dall’amministrazione comunale di Lentiai”.