Confermato dalla Procura di Belluno il divieto di dimora a Cortina d’Ampezzo per il sindaco Andrea Franceschi. Rigettata, dunque, l’istanza di revoca del provvedimento restrittivo presentata dai legali del primo cittadino della Perla delle Dolomiti, accusato di irregolarità nella gara d’appalto dei rifiuti e di aver esercitato pressioni nei confronti del comandate dei vigili affinché togliesse l’autovelox.
Non ci sta Franceschi che si sfoga nel suo sito e dice: “Sono stato condannato in via definitiva? No. Sono stato condannato in primo grado? No. Sono sotto processo? Nemmeno. Eppure sono ormai quattro mesi che vengo privato della mia libertà per la denuncia di una dipendente rancorosa non riconfermata nel ruolo di responsabile dell’ufficio lavori pubblici. Sono in esilio e dovrò rimanere in esilio chissà fino a quando. Un Sindaco democraticamente eletto dai suoi concittadini che non può fare il Sindaco”.