Da utente, e non da tecnico, che percorre però quotidianamente per quattro volte al giorno il tragitto Ponte-Belluno (tra andata e ritorno), ho qualche dubbio e perplessità sulle modalità di svolgimento dei lavori in corso, e precisamente:
1. Perché sono stati sospesi i lavori in agosto, quando le fabbriche sono chiuse ed il traffico di veicoli pesanti e di pendolari (che sono i soggetti maggiormente da tutelare) diminuisce moltissimo?
2. Come si può pensare di chiudere la strada per 15 giorni in settembre/ottobre, quando oltre al traffico abituale dei pendolari, si aggiunge anche quello derivante dall’apertura delle scuole e quello dovuto alla contemporanea chiusura del Ponte di Bribano (che indirettamente comporta un aumento di traffico sulla strada della sinistra Piave)?
3. Perché in quel chilometro di strada stretta e tortuosa prima della galleria (provenendo da Ponte) i lavori stanno andando avanti a rilento, a singhiozzo e ad intermittenza? E perché non è ben segnalata la presenza del cantiere e dei lavori in corso (come ad esempio avviene per i lavori in corso in Svizzera o in Austria)?
A mio modesto parere quello, essendo il tratto più pericoloso e pericolante (per gli smottamenti a monte ed a valle) era il primo che doveva essere ultimato e messo in sicurezza, invece da un paio d’anni quasi ogni giorno si vede un micro-cantiere che fa qualche lavoretto, poi sospeso l’indomani, poi ripreso qualche settimana dopo, etc. etc.
Ripeto, non sono un tecnico del settore, ma le perplessità qui enunciate mi restano.
Carlo David – Ponte nelle Alpi