“Il Governo del non fare parla di ripresa, ma in Veneto si vedono solo imprese che chiudono e nuovi disoccupati. Degli 854 dipendenti della TNT per i quali è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo, sette sono bellunesi, impiegati nella sede locale. Oltre al danno per i lavoratori a rischio e per le loro famiglie, la beffa: le organizzazioni sindacali ribadiscono la necessità di impedire che la società TNT diventi, nel corso del tempo, terreno di conquista da parte di cooperative spurie che già seguono la parte dei trasporti e applicano condizioni peggiorative per i dipendenti”.
Lo dichiara la senatrice leghista Raffaela Bellot, che ha presentato un’interrogazione parlamentare per i ministri dello Sviluppo economico Zanonato e del Lavoro Giovannini.
“ In sede di convocazione presso il Ministero del Lavoro è stata confermata l’intenzione di chiudere la filiale di Belluno e utilizzare la cig in deroga a zero ore fino al 31 Dicembre 2013. Ad oggi non c’è però alcuna certezza rispetto ad una possibile ricollocazione del personale, se non presso la filiale di Treviso. Ci attendiamo che su questo punto Zanonato e Giovannini facciano chiarezza in aula”.