“Le aziende venete stanno subendo in silenzio l’ennesima ingiustizia burocratica. L’adesione al Consip per partecipare alle gare della Pubblica Amministrazione, obbligatoria dal 22 giugno scorso, è una giungla. Molte aziende stanno perdendo anche importanti occasioni di lavoro, fatto che in questo preciso momento storico è semplicemente intollerabile”.
A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond che in queste ore ha depositato un’interpellanza perchè la Giunta solleciti il Ministero dell’Economia e delle Finanze (il Mef) a rivedere e correggere le procedure elettroniche per l’iscrizione al Mepa, il mercato elettronico per la Pubblica Amministrazione.
“Dal 22 giugno scorso, sulla base del decreto sulla spending review di fine 2012, le imprese che vogliono lavorare per il settore pubblico devono iscriversi obbligatoriamente al Consip, ovvero la Concessionaria Servizi Informativi Pubblici, che altro non è se non una spa del Ministero dell’Economia e delle Finanze”, spiega Bond, “peccato che la procedura di iscrizione e i relativi oneri siano impressionanti, un vero e proprio schiaffo”.
“La procedura di iscrizione sta mettendo in difficoltà anche gli informatici più esperti. Oltre alle difficoltà tecniche ci sono poi quelle formali. Ogni impresa infatti deve iscriversi a una particolare categoria merceologica ma non sempre queste categorie corrispondono realmente a quanto offerto, in termini di prodotti e servizi, dalle singole aziende, per non parlare della obbligatorietà della firma digitale che costringe gli imprenditori a dotarsi di un lettore ottico”.
“Quel che è peggio è che tra il momento dell’iscrizione e la validazione può passare anche un mese. Questo significa che molte aziende – nell’attesa della certificazione – stanno perdendo la possibilità di accedere a bandi e gare”, sottolinea il capogruppo del Popolo della Libertà.
“Capisco l’esigenza del Governo di aumentare la trasparenza nelle gare d’appalto e la riduzione dei costi per la PA, ma non possiamo dimenticare l’esigenza di sburocratizzazione delle aziende”, rimarca Bond che nell’interpellanza chiede alla Giunta di confrontarsi con il Ministero per arrivare a una procedura più snella ed efficace.
“Chiedo a Zaia, che so essere molto sensibile ai temi della semplificazione, di farsene portavoce. Molte aziende stanno vivendo questo obbligo come l’ennesimo laccio burocratico difficile da sciogliere”, conclude Bond.